La favola della Danimarca: “In quel secondo con Eriksen a terra è cambiato tutto”
Gli Europei sono iniziati con due sconfitte, ma ora la Danimarca ha vinto anche il proprio ottavo di finale, contro il Galles rifilando 4 gol alla Nazionale di Bale e dimostrando di aver intrapreso un Europeo in salita ma con una rincorsa che adesso è diventato slancio. E se l'inizio è stato più che complicato, anche per il problema accaduto a Eriksen che ha scosso una Nazione intera, adesso il sorriso è sul volto di tutti i giocatori che si gustano il piacere di essere i primi ad aver raggiunto i quarti.
Ma il ‘segreto' della Danimarca sta proprio nel dramma subito da Eriksen: l'arresto cardiaco, il terrore negli occhi dei compagni, amici, familiari e tifosi, il coraggio di riunirsi e fare gruppo al di là di parole fatte, il sospiro di sapere dello scampato pericolo e la voglia di regalargli sul campo ciò che il campo ha rischiato di togliergli. Così, la favola Danimarca si è trasformata in poche partite da incubo in un lieto fine.
A raccontare il momento magico danese è lo stesso ct, Kasper Hjulmand dopo la vittoria per 4-0 sul Galles: "Il nostro primo sentimento è di gratitudine ed ammirazione. Gratitudine perchè ci sono così tanti danesi che sono folli a seguirci ovunque. Gratitudine per il supporto e il sostegno che abbiamo ricevuto fino ad oggi"
Per l'allenatore della nazionale, è speciale che la Danimarca abbia vinto ad Amsterdam alla "Johan Cruijff Arena", dove Christian Eriksen ha iniziato la sua carriera da professionista: " Johan Cruyff è una delle più grandi ispirazioni per me, e sapere che la prima casa che Christian ha avuto dopo aver lasciato Funen a 16 anni è stata qui, mi ha emozionato. Ciò che è successo a Chrisian è stato incredibile per tutti: in quel secondo tutto è cambiato per me e per tutti"
Dal dolore è scattata la molla dell'orgoglio, Hjulmand non lo nasconde: "I miei giocatori sono guerrieri e li ammiro per questo. Penso che sia incredibile. Ora ci riposiamo e ci parleremo e poi ripartiremo di nuovo sabato, in attesa di capire contro chi".