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La famiglia Pozzo vende una parte del Watford ai tifosi: potranno avere una percentuale sui ricavi

Per la prima volta nella storia il Watford della famiglia Pozzo apre all’azionariato popolare: i tifosi non avranno diritto di voto ma potranno avere i loro dividendi.
A cura di Ada Cotugno
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La famiglia Pozzo è pronta ad aprire la porta all'azionariato popolare in Inghilterra: il Watford potrebbe seguire la tradizione di tanti club d'Oltremanica che da sempre hanno coinvolto i tifosi nelle dinamiche societarie, una tendenza che si è andata a perdere nel corso degli anni. I proprietari dell'Udinese sono stati precursori nel campo delle multiproprietà e vorrebbero cedere il 10% delle quote ai tifosi nel prossimo futuro per la prima volta nella loro storia ultracentenaria.

La notizia è riportata da Bloomberg che riferisce anche di precedenti simili in Inghilterra, come quelli di AFC Wimbledon e Dorking Wanderers FC che si sono appoggiati allo stesso fondo di investimenti (Republic) al quale il Watford vorrebbe affidarsi per questa transizione. Una novità in tempi moderni, soprattutto per una proprietà italiana che generalmente non ha mai seguito questo tipo di strada nei momenti di difficoltà.

La novità dei Pozzo: l'azionariato popolare

In questa stagione il Watford ha affrontato tante difficoltà in Championship, finendo il campionato al 15esimo posto con una serie di risultati negativi. L'obiettivo dei Pozzo è quello di trovare nuove risorse e far crescere il club sotto il punto di vista finanziario per tornare a competere e l'idea principale è quella di cedere il 10% delle quote ai tifosi, riportando in voga l'azionariato popolare che in altre epoche è servito addirittura a salvare società dal fallimento. I tifosi non avranno diritti di voto all'interno della società con il loro investimento, ma riceveranno eventuali dividendi, un evento raro per i club calcistici

Come riporta il sito ufficiale gli Hornets offrono il 10% delle quote per un valore di 17.5 milioni di sterline, sulla base di una valutazione complessiva di 175 milioni di sterline. Nel comunicato la società rassicura i tifosi spiegando che "avendo registrato un utile ante imposte di 24,1 milioni di sterline per l'ultimo anno finanziario, considerato il più alto dell'EFL, riteniamo che si tratti di una valutazione equa".

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