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La faccia di Conte dopo il rigore sbagliato da Lukaku col Venezia: la sua reazione è emblematica

L’atteggiamento del tecnico del Napoli dice tutto: è disperato per l’errore commesso dal dischetto dall’attaccante belga che, dopo un primo tempo dominato dagli azzurri, ha fallito l’occasione per sbloccare il risultato.
A cura di Maurizio De Santis
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La faccia di Antonio Conte dice tutto. E il gesto che fa dopo il rigore sbagliato da Romelu Lukaku contro il Venezia è emblematico della disperazione del tecnico del Napoli. L'attaccante belga ha avuto l'occasione per sbloccare il risultato dopo un primo tempo di dominio assoluto e senza trovare la via della rete, ma s'è lasciato parare la conclusione dal portiere dei lagunari, bravo a restare fermo e a intuire la direzione della traiettoria scelta dal belga.

Mani giunte come a mo' di preghiera disperata (quasi a dire: ma cosa hai combinato?), labbra contratte, occhi tristi e amareggiati per quanto visto. È l'immagine dell'allenatore restituita dalla diretta tv su DAZN. Conte non può né sa darsi pace per il modo in cui il calciatore ha optato per la battuta: la postura del corpo e l'eccessiva sicurezza dei propri mezzi hanno agevolato l'intervento di Stankovic che ha intuito tutto e ha fatto l'unica cosa che poteva in quel momento, ovvero tenere i nervi saldi e tuffarsi alla sinistra così da neutralizzare quel rasoterra che non era nemmeno così potente.

Come si era arrivati al penalty? C'è stata una percussione solitaria di Olivera, entrato nell'area del Venezia dalla destra: il difensore uruguaiano ha effettuato un crosso diretto verso il lato opposto ma Idzes è intervenuto di mano e l'arbitro non ha avuto alcun dubbio (corroborato anche dal check del Var) nell'assegnare la massima punizione. Il resto, è stato un colpo al cuore di Conte e dei cinquantamila tifosi accorsi al Maradona.

A mani giunte da Ct della Nazionale in occasione del rigore di De Rossi contro la Bulgaria

La reazione dell'allenatore salentino al penalty fallito da Lukaku ne ha riportato alla memoria un'altra simile che risale a qualche anno fa, quando l'attuale tecnico del Napoli era ct della Nazionale. Le immagini della diretta di Italia-Bulgaria, partita valida per le qualificazioni a Euro 2016, mostrarono una curiosa espressione di Conte. Le telecamere della Rai si soffermarono su di lui pochi istanti prima che Daniele De Rossi andasse sul dischetto per trasformare il rigore decisivo: l'atteggiamento era implorante poi divenne di grande esultanza per la rete del centrocampista.

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Quando Conte in finale di Europa League con l'Inter imprecò: "Romelu mio!"

Romelu mio… noooo! È una scena già vista. Ad agosto 2020, in piena Europa League giocata in era Covid, sul risultato di 2-2 della finale col Siviglia, Lukaku fallì un gol clamoroso in contropiede. Avrebbe (forse) chiuso il match, lasciò in pugno agli interisti solo tanta delusione. "Romelu mio!", imprecò Conte allora sulla panchina dei nerazzurri. La mimica palesata con il Venezia tradiva la stessa espressione.

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