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La domanda del giornalista provoca una strana reazione a Gattuso: “Con te divento pazzo”

La riflessione del reporter sul linguaggio e sulla difficoltà di comprensione dei calciatori provoca un sussulto al tecnico italiano. Non ce la fa a trattenersi: “Quando lo vedo non riesco a concentrarmi”.
A cura di Maurizio De Santis
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La reazione di Gattuso alla domanda del giornalista in conferenza stampa.
La reazione di Gattuso alla domanda del giornalista in conferenza stampa.

Schietto. Trasparente nel bene e nel male. Gennaro Gattuso ci mette la faccia sempre non è tipo da nascondersi dietro facili attenuanti né da cercare strane giustificazioni. In conferenza stampa è disponibile, ascolta tutte le domande, su alcune rimugina e replica, su altre ci mette poco a imbastire una risposta che gli viene di getto.

È successo anche in questi giorni a Marsiglia e il siparietto scaturito da quello scambio di battute ha imbarazzato un po' tutti, compreso lo stesso ‘ringhio' che – resosi conto forse di aver ecceduto – ha chiesto all'addetto stampa di riferire le sue scuse all'interlocutore chiarendo che non era sua intenzione mancargli di rispetto.

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Tutto nasce da una riflessione sottoposta all'allenatore sul suo metodo di gestione del gruppo. Il nocciolo della questione è l'efficacia del linguaggio, la capacità di trasmettere nella maniera più fedele e chiara possibile le proprie indicazioni ai calciatori. "Come ci si adatta alla differenza di comprensione dei calciatori – argomenta il reporter -, visto che alcuni colgono subito le sue richieste e le sue idee di gioco mentre altri fanno fatica? Quando succede una cosa del genere come si fa a gestire la situazione?".

Gattuso ha un sussulto. Mette la mano destra in faccia, alza lo sguardo al cielo, gli scappa una risata ma fa il possibile per trattenersi. A un certo punto nasconde il viso con una mano ma il ghigno è malcelato. E attacca a parlare, lo fa a fatica. "Secondo me quando lo vedo non riesco a concentrarmi. Perché sto là, lo vedo, ascolto… e poi mi perdo. Con te divento pazzo". Poco dopo, consapevole dell'effetto indesiderato del suo atteggiamento, sempre col sorriso sulle labbra fa ammenda: "Chiedigli scusa da parte mia – dice al traduttore – non vorrei pensasse che gli sto mancando di rispetto".

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Ringhio è (anche) così. Non è certo la prima volta che si rende protagonista di botta e risposta sopra le righe. "Tu hai mai giocato al calcio? Pensi che abbia paura di essere mandato via?", disse a un reporter che lo incalzava sulle difficoltà della squadra ai tempi dell'esperienza di Valencia ribattendo a muso duro rispetto alle insinuazioni e alla voci sull'esonero. Poche settimane fa, in occasione di un match di Europa League, incenerì il traduttore che secondo lui non riportava fedelmente il suo pensiero. "Hai detto cose diverse rispetto alle mie parole – affermò -. Adesso fai una cosa… ripeti per bene tutto quello che ti dico".

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