La dirigenza del Bayern Monaco è infuriata con Tuchel: l’allenatore non può più parlare del mercato
Thomas Tuchel è seduto sulla panchina del Bayern Monaco da sei mesi, ma attorno alla sua figura si sono già create diverse tensioni. L'ex allenatore del Chelsea, vincitore della Champions League con gli inglesi, non è riuscito a ricucire la spaccatura creata dopo l'addio di Nagelsmann e neanche l'inizio del nuovo campionato ha aiutato il tedesco a prendere confidenza con il nuovo ambiente.
I primi malumori sono partiti dalla dirigenza, colpita in negativo dalle ultime dichiarazioni di Tuchel. La stagione si è aperta con la bruttissima sconfitta in Supercoppa contro il Lipsia, un risultato che è stato mal digerito da tutti e che ha dato il via alle polemiche. Nonostante gli acquisti di alcuni big come Kane e Kim, l'allenatore si è spesso lamentato pubblicamente del mercato condotto dal Bayern: secondo il suo parere non ha una rosa abbastanza profonda per poter affrontare al massimo tutte le competizioni e più di una volta ha sollevato il problema della mancanza di rinforzi in difesa.
Tra lui e la dirigenza sono nate "forti incomprensioni", come suggerisce la BILD, soprattutto perché durante il mercato sono arrivate alcune proposte "troppo creative". Tuchel infatti all'inizio dell'estate ha stilato la sua lista dei nomi ponendo al primo posto Declan Rice, una priorità che non era allineata con le scelte della società che da subito ha puntato tutte le sue attenzioni su Harry Kane.
Le divergenze non sono mai state appianate, tanto che in tutte le interviste il tedesco ha sempre espresso perplessità riguardo la sua rosa e le risorse che ha a disposizione. Le sue parole hanno costretto il Bayern Monaco a introdurre una nuova regola: dalla ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali Tuchel non potrà più lamentarsi con i media e tutte le questioni irrisolte dovranno essere affrontate privatamente con la dirigenza.