La difesa della Juve sul gol di Maxime Lopez è agghiacciante: tre errori in un’azione
La Juventus ha perso la sua terza gara in campionato contro il Sassuolo, la seconda in casa dopo quella con l'Empoli a fine agosto. E l'ha persa nel modo più incredibile. La squadra di Massimiliano Allegri ha subito il secondo gol dai neroverdi con un contropiede al 95′, con la maggior parte dei giocatori bianconeri che cercavano di rendersi utili in fase offensiva e tralasciando completamente quella difensiva. La rete che ha deciso la gara dello Stadium è nata da un cross di Cuadrado su cui nessuno è riuscito a intervenire ed è stato recuperato da Scamacca: l'attaccante del club emiliano ha guadagnato tempo e dopo aver guardato tutti i compagni ha servito Mimmo Berardi, posizionato nei pressi della linea mediana. Proprio nell'istante in cui il numero 91 stava per servire il suo capitano c'erano 7 calciatori della Juventus davanti al pallone, cinque dei quali erano in area per cercare di occupare quanto più possibile i 16 metri avversari.
Il numero 25 ha avuto bisogno di tre tocchi per mettere fuori causa i tre calciatori che c'erano tra lui, il compagno e la porta avversaria: l'esterno offensivo della Nazionale Italiana ha stoppato il pallone, se l'è aggiustato e poi ha lanciato Maxime Lopez. Il calciatore francese ha battuto Perin in uscita con un tocco sotto e ha regalato la vittoria alla squadra di Alessio Dionisi.
A pesare sull'andamento di questa azione ci sono due momenti, uno di pura tecnico e uno di furbizia, che potrebbero essere contestati ai calciatori della Juventus: il cross di Juan Cuadrado è completamente sbagliato, e è riuscito a servire nessuno dei compagni in area; mentre Matthijs de Ligt è troppo leggero nel tenere Berardi a bada, tanto da permettergli di aggiustarsi anche il pallone prima del lancio. Forse un fallo dell'olandese, o comunque un intervento per ostacolare l'avversario, avrebbe evitato la rete della sconfitta.
Nella fase finale Massimiliano Allegri aveva tolto pochi istanti prima anche Danilo per inserire Kulusevski e cercare di avere più spinta offensiva ma questa mossa ha scoperto la Juventus sulla corsia di destra in maniera decisiva, visto che Cuadrado è sempre rimasto alto e l'ultimo uomo in occasione del gol era Wenston McKennie. Il calciatore americano non è parso abbastanza lucido in quell'occasione e il suo posizionamento non è servito né per intercettare il pallone né per tenere a bada l'unico avversario che c'era dalle sue parti: dalla sua ci sono i 90′ e i km percorsi ma aveva un solo uomo dalle sue parti e forse avrebbe potuto fare meglio.
Una squadra solitamente attenta a non prendere gol come la Juventus si è fatta cogliere impreparata in un momento decisivo della gara e questo è costato la sconfitta ai bianconeri, che sono scivolati a -13 dalla vetta della classifica.