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La difesa della FIFA sulla premiazione degli arbitri donna al Mondiale per Club in Qatar

“Solo buie”. Così inizia la nota ufficiale scritta da Giovanni Infantino, presidente FIFA, che spiega cosa sia realmente avvenuto durante la cerimonia di premiazione: “Ho voluto complimentarmi con le donne arbitro per l’ottimo lavoro svolto. Il resto sono menzogne e chi ha diffuso notizi false dovrebbe vergognarsi”
A cura di Alessio Pediglieri
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Ha fatto molto discutere la cerimonia di premiazione dell'ultima Coppa del Mondo per Club, giocatasi in Qatar e vinta dal Bayern Monaco contro i messicani del Tigres. Soprattutto per quanto riguarda ciò che si sarebbero detti Giovanni Infantino,  Presidente in carica della FIFA dal 2016 e le donne che completavano il gruppo arbitrale premiato a fine torneo. Tanto che, per chiarire definitivamente il tutto, la stessa FIFA ha emesso una nota ufficiale per delineare il contenuto del veloce conciliabolo, al di là di facili illazioni e polemiche successive.

Il tutto era nato per un video in cui si notava come le donne arbitro, per la prima volta utilizzate dalla FIFA nella competizione intercontinentale in occasione della finale del 5° e 6° posto, non avessero ricevuto il saluto da parte dello sceicco non prima di aver tenuto un veloce confronto all'ingresso del palco con con Infantino. Subito una serie di illazioni su un'eventuale discriminazione nei confronti delle donne, in un paese a religione islamica e c'è chi ha anche interpretato il piccolo conciliabolo da parte del Presidente FIFA per ricordare alle donne di evitare alcun contatto.

Nulla di più lontano dalla realtà ha fatto sapere la stessa FIFA che nella nota emessa ha parlato senza mezzi termini di ‘bugie' attorno a quanto accaduto durante la cerimonia a Edina Alves, Neuza Beck e Mariana de Almeida, le tre donne arbitro presenti. "Vorrei fornire un chiarimento" scrive Infantino. "Ho colto l'occasione per congratularmi con loro per l'ottimo lavoro che hanno svolto durante la competizione. Questo è stato un punto di riferimento per la FIFA. La prima volta che le donne ufficiali sono state nominate e officiate in una competizione maschile della FIFA senior.

"Come tutti sanno" prosegue il Presidente FIFA in carica "sono un forte sostenitore dei diritti delle donne e della parità di trattamento di ogni essere umano. Indipendentemente da sesso, razza, etnia, orientamento sessuale, religione o abilità fisiche. Lo Statuto della FIFA afferma esplicitamente che la FIFA si impegna a rispettare tutti i diritti umani riconosciuti a livello internazionale e si adopererà per promuovere la protezione di questi diritti. Coloro che hanno diffuso false voci dovrebbero vergognarsi delle loro azioni".

Parole dure e dirette, avvalorate anche dalle immagini Tv in cui si evince che non solo le donne non danno il ‘pugno' allo sceicco, ma anche altri arbitri maschi che preferiscono non avere alcun contatto nel rispetto dei protocolli anti Covid.

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