La dieta poco professionale di Havertz: trasgredisce anche durante le partite, ma funziona
I calciatori al giorno d'oggi, come tutti gli atleti di alto livello, sono estremamente attenti a ogni particolare. E la dieta di qualunque professionista è fatta da nutrizionisti che studiano ogni aspetto del singolo elemento. Però non tutti hanno lo stesso trattamento. Perché c'è chi viaggia su livelli differenti, tra questi c'è anche Kai Havertz, forte attaccante del Chelsea, che ha confessato di avere una forte predilezione per tutto ciò che è zuccherato e ha avuto il placet del nutrizionista dei Blues per continuare ad alimentarsi come piace a lui.
A giugno compirà 24 anni questo attaccante nato ad Aquisgrana, una città che trasuda storia con la esse maiuscola. Havertz dopo un brillante avvio di carriera con il Bayer Leverkusen nel 2020 passa al Chelsea, non ha un ruolo ben definito, non brilla troppo, ma realizza il gol che decide la finale di Champions 2021. I suoi titoli li vince, i gol li ha realizzato, anche in un'annata balorda come questa in cui quattro allenatori diversi si sono alternati sulla panchina dei Blues. Una sua doppietta ha regalato i quarti di Champions al Chelsea, pureai Mondiali si è fatto valere, nonostante l'eliminazione della Germania nei gironi.
Ama chiacchierare, parla molto di sé, recentemente ha parlato della sua passione per gli asini, ne ha ben tre, e in un'altra intervista invece ha raccontato della sua particolarissima dieta fatta di zuccheri. Parlando con la Bild infatti il centravanti del Chelsea ha detto: "Anche quando abbiamo vinto la Champions ho festeggiato con una Coca Cola. Avevo tanta adrenalina in corpo e non potevo festeggiare con una birra".
Ma sia la Coca Cola che la Fanta le beve anche quando non c'è un titolo da celebrare: "Può sembrare poco professionale. Ma non riesco a smettere, mi dà energia e forza". Al Chelsea c'è stato chi ha provato a portarlo sulla retta via, ma i risultati sono stati deludenti: "Quando sono arrivato qui ho provato a cambiare le mie abitudini. Ma il nutrizionista dopo aver visto che la nuova dieta aveva un effetto negativo su di me mi ha detto che potevo tornare a mangiare dolci e a bere bevande gassate anche nei giorni delle partite".
Concetti ribaditi parlando anche con Ehrenpflaume, a cui ha parlato anche di quello che è accaduto quando il Chelsea ingaggiò uno chef: "All'inizio avevamo un cuoco a Londra, che veniva tutti i giorni e cucinava per noi. Devo dire che non mi sentivo affatto bene".
Nel giorno della partita e talvolta anche durante l'intervallo gli zuccheri fanno capolino nuovamente nella particolarissima dieta di Havertz: "Il sabato dopo la partita bevo Coca Cola e ho bisogno di dolci che mi danno forza e energie. Il nutrizionista mi ha detto di berne anche una al giorno. E nell'intervallo mangio orsetti gommosi o le Skittles o qualcosa del genere. Poi sono di nuovo pieno di energie".