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La Curva Fiesole non partecipa a Fiorentina-Juve: i tifosi viola aiutano gli alluvionati nel fango

Come già anticipato, la Curva Fiesole non partecipa alla partita Fiorentina-Juventus al Franchi in segno di protesta per il mancato rinvio dopo il maltempo che ha colpito la Toscana: i tifosi viola aiutano gli alluvionati nel fango.
A cura di Vito Lamorte
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I gruppi organizzati della Fiorentina hanno mantenuto la parola e non sono presenti sugli spalti dello stadio Artemio Franchi per Fiorentina-Juventus. La Curva Fiesole aveva annunciato la propria assenza dagli spalti in occasione del match in segno di protesta per il mancato rinvio dopo il maltempo che ha colpito la Toscana.

I tifosi viola si sono recati nelle parti colpite del territorio per aiutare i cittadini e di queste iniziative ci sono diversi video condivisi sui social. I posti che solitamente sono occupati da questi gruppo sono rimasti vuoti e delimitati con lo scotch per sottolineare l'assenza del cuore del tifo viola.

Nelle scorse ore alcune autorità, tra cui il presidente delle Regione Toscana Giani e il sindaco di Firenze Nardella avevano indicato nella scelta giusta l'ipotesi di rinviare la gara ma l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha confermato che non vi erano difficoltà per lo svolgimento del match: "L’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, preso atto delle determinazioni della Lega Calcio di Serie A e sentite le Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza di Firenze, ha valutato che sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, di competenza dell’organismo e delle stesse Autorità di pubblica sicurezza, non ricorrono i motivi per disporre un divieto di svolgimento con rinvio della partita ad altra data".

La Curva Fiesole aveva fatto già sapere che non avrebbe partecipato alla partita con un comunicato nelle scorse ore: “In 300 oggi a Campi, zona completamente abbandonata dalle istituzioni dello stato. Non c’è niente da festeggiare: dare un segnale contro questa ingiustizia è un atto che ci viene dai nostri sentimenti e dalla nostra ragione”.

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