La Croazia ai Mondiali è imbattibile ai rigori, Pasalic svela perché vincono sempre
Il Mondiale del Qatar ha confermato che contro la Croazia è meglio non andare ai calci di rigore. I balcanici hanno disputato quattro volte i penalty in un match di Coppa del Mondo ed hanno sempre vinto, una statistica pazzesca che è identica, clamorosamente, a quella della Germania. Alla vigilia della semifinale con l'Argentina il centrocampista Pasalic ha svelato il segreto dei croati.
La Croazia ha disputato sei Mondiali e per la terza volta è tra le prime quattro, dopo il 3° posto di Francia '98 e il 2° di Russia 2018. Come ha ricordato bene Modric nessuno dava chance ai vice-campioni in carica, erano in pochi infatti coloro che li vedevano oltre gli ottavi di finale e invece la squadra di Dalic è sempre lì, pronta a giocarsela con tutte e ora va a caccia di un'altra impresa.
I croati sono imbattuti in questo Mondiale, hanno vinto una sola partita però. Due pareggi nei gironi e due nella fase a eliminazione diretta, due turni superati grazie ai calci di rigore, in cui i croati sono sempre vincenti, ai Mondiali. Il bilancio è pazzesco: quattro vittorie su quattro.
Nella sua storia la squadra balcanica i rigori li ha disputati in cinque occasioni, la prima volta fu disastrosa. Nel 2008 contro la Turchia i croati mancarono dal dischetto le semifinali all'Europeo. Poi il trend è cambiato e la serie positiva è aperta. Dai rigori la Croazia ha eliminato negli ottavi del 2018 la Danimarca e si è ripetuta pochi giorni battendo nei quarti dei Mondiali di Russia proprio i padroni di casa. In questo Mondiale dal dischetto sono arrivati i successi contro il Giappone, piegato 3-1, e sul Brasile, favoritissimo e sconfitto 4-2.
Livakovic è stato eroico, neutralizzando ben quattro calci di rigore! Ma perfetti sono stati i tiratori della Croazia che hanno segnato sette gol su otto. Praticamente, a un passo dalla perfezione. Mario Pasalic, che dal dischetto si è presentato in questo Mondiale 2022, nella conferenza stampa della vigilia, ha spiegato perché lui e i suoi compagni in quei momenti sono praticamente invincibili: "La nostra caratteristica migliore è una forza mentale straordinaria. Il fatto che siamo passati dopo i rigori non è solo fortuna".