video suggerito
video suggerito

La crisi profonda di Romelu Lukaku al Chelsea: “Gli sembra di impazzire”

I numeri e il rendimento di Lukaku al Chelsea sono imbarazzanti: non è solo questione di gol, il belga dà l’impressione di essere un pesce fuor d’acqua rispetto al gioco di Tuchel. “Non posso farci niente ma lo proteggeremo”, dice il tecnico. Ma c’è chi ha individuato un motivo preciso per spiegare cosa sta accadendo all’ex Inter.
A cura di Maurizio De Santis
107 CONDIVISIONI
Romelu Lukaku è in crisi profonda, lo stesso allenatore, Tuchel, sembra non essere in grado di aiutarlo a inserirsi nel suo Chelsea.
Romelu Lukaku è in crisi profonda, lo stesso allenatore, Tuchel, sembra non essere in grado di aiutarlo a inserirsi nel suo Chelsea.

La nostalgia canaglia gioca brutti scherzi. Romelu Lukaku non è più lo stesso da quando è andato via dall'Inter. Il suo ritorno al Chelsea è stato fragoroso quanto l'investimento di 115 milioni sopportato dal Chelsea e il tonfo del calciatore che avrebbe dovuto spaccare il mondo e invece ha sfondato solo i rapporti con il suo allenatore, Tuchel. Pubblicamente, il tecnico ne ha preso le difese, com'è giusto che faccia nel tentativo estremo di recuperare un giocatore costato tanto e può dare tanto in termini di equilibri tattici e gol. Ma la storia del suo rientro a Stamford Bridge è costellata di alti e bassi, fiammate improvvise e blackout totali, risposte indiscrete a domande sulla sua esperienza in nerazzurro.

"Big Rom" finora non è riuscito a trovare la sua dimensione: dà l'impressione di essersi smarrito, di avere un piede nel passato (interista) e nella testa ancora la fiducia martellante dell'ex tecnico mentre nel presente c'è la sua brutta copia. La versione da "panterone moscione" che Paolo Di Canio gli ha cucito addosso sottolineandone spesso l'inadeguatezza per un torneo come la Premier League, che è cosa differente rispetto alla Serie A, e per l'idea di gioco del tedesco rispetto alla più recente esperienza italiana. Insomma, Lukaku sembra ancora "innamorato" del suo ex allenatore e con il nuovo il feeling non è scattato. E forse non scatterà.

I numeri sono imbarazzanti, gli ultimi addirittura deprimenti. Sette palloni toccati nella sfida contro il Crystal Palace spiegano bene cosa gli sta accadendo e alimentano in negativo il trend di rendimento: 5 gol in 17 match di campionato (in media segna una volta ogni 235 minuti) che si aggiungono ai 2 in Champions, a quello in FA Cup e alle due reti (in apparenza rigeneranti) nel Mondiale per Club. Dieci centri in 28 presenze totali, pochi davvero.

Il rapporto tra Tuchel e Lukaku non è mai decollato. Cosa c'è dietro il rendimento negativo dell'attaccante belga.
Il rapporto tra Tuchel e Lukaku non è mai decollato. Cosa c'è dietro il rendimento negativo dell'attaccante belga.

C'è ancora un dato che mette il dito nella piaga: da quasi 20 anni a questa parte (di preciso, dalla stagione 2003/2004), Lukaku è il calciatore che nell'arco di un'intera partita è entrato meno volte in possesso della sfera. Un riscontro tanto tremendo quanto drammatico per il giocatore, lo staff e il club. La parola d'ordine è: fare il possibile per recuperarlo. Non foss'altro per i 115 milioni spesi nell'estate scorsa. "Le statistiche sono chiare – ha ammesso Tuchel -. Romelu fa fatica a inserirsi nel gioco. Non so cosa posso farci ma la realtà è che non è mai stato in partita. Agli attaccanti capita, soprattutto se non riescono a farsi coinvolgere nel gioco. Una cosa che non deve capitare e questo lo sa bene anche Lukaku ma noi lo proteggeremo". 

Che fine ha fatto il calciatore esplosivo, potente, che faceva reparto da solo? Che fine ha fatto il bomber per il quale Conte avrebbe messo la mano sul fuoco e, una volta appresa la cessione, lasciò la panchina per non bruciarsi? Rio Ferdinand, ex difensore del Manchester United, focalizza l'attenzione su un aspetto cruciale e sulla sensazione che il Chelsea abbia sbagliato acquisto. "Credo che stia impazzendo…. al suo posto capiterebbe anche a me – ha ammesso durante un podcast Vibe with FIVE -. Direi a tutti di darmi il pallone, di crossarmelo, di giocarlo dietro al difensore, di sfruttare le mie qualità. Al Chelsea devono trovare un modo per farlo, valorizzando il fatto che in area di rigore è un killer e se lo servi in un certo modo è travolgente. Ma finora non lo hanno fatto".

107 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views