La crisi di Miralem Pjanic, diventato uno dei tanti nel Barcellona
La crisi (forse superata) del Barcellona, passa anche per i piedi di Miralem Pjanic, l'ex centrocampista della Juventus approdato in azulgrana per la definitiva consacrazione. Ma la difficilissima stagione del club catalano ha fagocitato anche il bosniaco, in difficoltà ad imporsi in mediana e prendere le misure di uno spogliatoio e di un ambiente tra i più esigenti e intransigenti.
Così, oggi, con il ritorno della Champions League oramai alle porte, Pjanic deve affrontare anche le diverse gerarchie che Koeman ha deciso di predisporre a centrocampo, dove l'ex bianconero ha perso spazio e un posto da titolare fisso.
A inizio stagione doveva essere uno dei fari della mediana azulgrana, dando risalto e rilancio al settore offensivo, dove Messi, Griezmann, Trincao, Fati e Dembele avrebbero dovuto alimentarsi per tornare ad essere la macchina da gol che tutti attendevano. La realtà stata ben presto diversa: Miralem Pjanic fino ad oggi ha giocato solamente 24 volte contando tutte le competizioni, senza quasi mai provare la conclusione. Risultato? Zero gol e zero assist, oltre al rigore fallito in Copa del Rey.
Nel 5-1 conquistato ai danni dell'Alavés, Koeman ha schierato un centrocampo senza di lui: anche il 21enne Riqui Puig lo ha superato nella formazione titolare, malgrado gli infortuni di Coutinho e di Roberto Sergi e ha avuto solo pochi minuti nell'ultima parte della partita. Una situazione difficile, che è lo specchio di un ambientamento più complicato del previsto: "Io continuo a lavorare e rispetto le decisioni dell'allenatore, anche se non sono d'accordo – ha confessato in una recente intervista – Ma non so le reali motivazioni di questa situazione. Voglio comunque lasciare il segno in questo club ".
Un club che annovera uno dei giocatori più forti al mondo, Leo Messi. E che Pjanic ha come compagno dopo aver avuto un altro fenomeno assoluto, Cristiano Ronaldo, in squadra: "Cristiano è una macchina, sempre concentrato al massimo, iper professionista, prende tutto con la massima serietà per restare il campione che è. Messi? E' magico, più difficile da inquadrare, ma è sempre motivato e poi è fortissimo. Dovremmo approfittare del suo stato di forma attuale per andare il più lontano possibile sia in Liga che in Champions".