La crisi del Barcellona manda in rovina il Camp Nou: “Può saltare la corrente ad ogni partita”
Chi avrebbe mai pensato che uno dei templi del calcio europeo potesse versare in condizioni simili, eppure la vicepresidente del club blaugrana Elena Fort è tornata a parlare dei problemi strutturali che riguardano lo stadio e ha rivelato un dettaglio che ha dell'incredibile: "Ci sono operai che al Camp Nou vigilano continuamente perché non salti la luce durante le partite". Le sue parole, pronunciate durante l'Assemblea dei soci organizzata per la presentazione dell'Espai Barça, hanno fatto suonare più di un campanello d'allarme nell'ambiente e convinto tutti sulla necessità di una ristrutturazione dello storico impianto.
"Il Camp Nou ha 64 anni. In estate sono stati identificati i problemi più urgenti e la spesa per risolverli e riaprire completamente al pubblico si aggirano intorno ai 2 milioni di euro", ha spiegato la Fort, preoccupata anche per la scarsa fornitura di elettricità. "Ci sono solo 15 ascensori e sono senza scale mobili. Solo il 28% dei posti è coperto, gli accessi di evacuazione non sono molto efficienti e abbiamo una tecnologia obsoleta". La vicepresidente del Barcellona ha anche parlato della situazione del Palau Blaugrana, il palazzetto accanto allo stadio che ospita le squadre di basket, pallamano e calcio a 5 e che non rispetta i regolamenti europei, tanto che la società è costretta a pagare una multa per ogni partita che si disputa.
Questi problemi si aggiungono a quelli rivelati la scorsa settimana dal quotidiano spagnolo La Vanguardia, che ha reso noto i rapporti di varie società di ingegneria i quali mettono in risalto come il Barça abbia giocato 21 partite al Camp Nou mettendo a rischio la sicurezza dei propri tifosi. Ecco perchè il progetto Espai Barça proposto da Joan Laporta e che tende a modificare alcuni aspetti del restyling del Camp Nou, ha trovato l’approvazione dei soci per un finanziamento da 1,5 miliardi di euro.
Il quotidiano Sport ha svelato i punti fondamentali del progetto, a cominciare dalla costruzione di una terza tribuna, più accessibile e confortevole, per passare al tetto installato con strumenti tali da garantire la sostenibilità energetica. La capienza rimarrebbe a 105.000 posti e lo stadio si doterebbe di uno schermo a 360° per regalare agli spettatori un'esperienza unica. Già si pensa alle soluzioni per ospitare le partite della squadra durante i lavori di ristrutturazione.