La coppa Henry Delaunay è il trofeo degli Europei: quanto vale e perché si chiama così
L'11 luglio il capitano della squadra vincitrice dell'Europeo alzerà il trofeo allo stadio Wembley di Londra e, probabilmente, lo farà senza sapere che la coppa prende il nome da un signore francese scomparso nel 1955 che intraprese il suo percorso sportivo come calciatore e poi tentò la fortuna come arbitro prima di entrare nella storia come dirigente. Si tratta di Henri Delaunay, che è un personaggio fondamentale per capire il calcio europeo e nonostante il suo nome non sia particolarmente noto tra gli appassionati di calcio, la sua eredità è fondamentale nella costruzione dell'Europa calcistica.
Delaunay è figlio di una famiglia borghese e coltiva la passione per il calcio fin da piccolo: ha iniziato a giocare per l'Étoile des Deux Lacs, una squadra parigina relativamente popolare all'epoca, ma si ritira quasi subito per entrare nel mondo degli arbitri. L'esperienza non è molto positiva per lui, visto che in un match tra AF Garenne-Doves e Benevolence viene colpito duramente al volto e perde due denti. Decide che quello non è il suo mondo e si dedicò alla gestione sportiva: dopo essere stato presidente dell'Étoile diventò segretario generale del Comitato interfederale francese (CFI), ente che ha preceduto la Federcalcio francese. È uno dei creatori della Coupe de France e fu un dei primi membri della FIFA, dove incontrò Jules Rimet. Nel 1928 i due ebbero l'idea di creare un campionato mondiale di calcio, che sarebbe partito due anni dopo; ma il grande sogno di Delaunay era quello di dare vita ad un torneo internazionale europeo: nei primi anni '20 aveva suggerito la possibilità di creare un campionato internazionale per club e nel 1927 prese ispirazione dalla Copa America per portare la sua idea in Europa. Propose di dare vita ad un campionato simile per squadre nazionali ma la sua idea rimase in stand-by per molti anni.
Henry Delaunay è uno dei membro fondatori della UEFA ed è stato il primo segretario generale dell'organizzazione. Morì un anno dopo la nascita dell'ente, nel 1955; e non ebbe il tempo di vedere realizzato il suo grande sogno: suo figlio Pierre assunse la carica di segretario generale UEFA e il campionato Europeo di calcio divenne realtà nel 1960. Un torneo atipico, con 16 squadre che si affrontavano con match di andata e ritorno, che vide l'Unione Sovietica battere 2-1 in finale la Jugoslavia.
Da allora il trofeo prende il nome dal suo ispiratore: si tratta di una coppa di 8 chili di peso e 60 centimetri di altezza creata dell'orafo Chobillon, nei quali si condensano 60 anni di calcio in Europa. Quella attuale è più alta di 18 cm e più pesante di 2 kg rispetto all'originale, è realizzata in argento Sterling dalla Asprey London e dalla quale è stato rimosso il piedistallo su cui era inciso il nome della nazionale vincitrice, che ora è inserito sul retro. La nuova versione della coppa è stata presentata in occasione del campionato d'Europa 2008 e la Spagna è l'unica nazionale che ha conquistato le due versioni del trofeo.