La Coppa d’Africa si farà in un clima allarmante: “Tamponi falsi per entrare allo stadio”
La Coppa d'Africa sarà giocata. Il torneo si terrà in Camerun dal 9 gennaio al 6 febbraio. Decisione ufficiale che però da settimane ormai sta destando grossi dubbi per via dei problemi che sta creando nuovamente il Covid-19. La variante Omicron si sta diffondendo in modo rapidissimo nel mondo e anche in Camerun i contagi sono in aumento. L'aumento del numero dei positivi sta coinvolgendo anche il mondo dello sport, dall'Inghilterra alla Germania, passando per Spagna e Italia. Proprio a causa del Covid, diversi club di Premier League non vorrebbero autorizzare i propri giocatori a prendere parte alla Coppa d'Africa poiché al rientro dovrebbero effettuare una lunga quarantena che inevitabilmente priverebbe gli allenatori di giocatori importanti.
La decisione di far disputare il torneo però è stata presa ma ci sono fortissimi dubbi su come il Camerun abbia gestito la questione. Fino a poche settimane fa infatti non c'era nemmeno un protocollo anti-covid, oggi la CAF (Confederazione calcistica africana) attraverso le parole del presidente Patrice Motsepe, ha promesso grande attenzione: "Nessuno sarà ammesso alle tappe senza test PCR". ‘Le Monde' però rivela un particolare non di poco conto a cui ha fatto riferimento lo stesso Motsepe. Il presidente della CAF ha affermato infatti di essere venuto a conoscenza della proliferazione di "falsi test", ma che l'organizzazione si sarebbe comunque occupata della questione.
Un problema gravissimo qualora dovesse essere confermato e che mette davvero in apprensione i tanti club che dovranno autorizzare i propri calciatori a prendere parte al torneo. La variante sudafricana Omicron ha ormai superato i confini e raggiunto l'Europa e il mondo intero. La scorsa settimana, l'European Club Association (ECA) ha minacciato di non autorizzare il rilascio dei giocatori internazionali per prendere parte alla Coppa d'Africa. La preoccupazione massima è infatti soprattutto legata alla mancanza di un protocollo sanitario nel bel mezzo di una pandemia.
In risposta, il governo e il CAF hanno così svelato il quadro sanitario basato su test e vaccini. Ma l'ECA ha sottolineato soprattutto il problema relativo al rientro dei giocatori nei propri club di appartenenza a causa di quarantene e restrizioni di viaggio legate proprio all'emergere della variante Omicron. Motsepe ha poi garantito che nessuno sarebbe autorizzato a mettere piede negli stadi senza un test PCR negativo e ha assicurato: "Omicron è una sfida enorme". La CAF, oltre al Covid, ha poi tranquillizzato tutti sulla questione relativa al ritardo nelle infrastrutture: "È stato fatto un ottimo lavoro".