La connessione tra il figlio di Zanetti e Lautaro: esultano contemporaneamente allo stesso modo

L'Inter è in finale di Champions League e aspetta di conoscere il suo avversario a Istanbul il prossimo 10 giugno: ancora qualche ora e saprà chi affronterà tra Manchester City e Real Madrid per provare a riportare la coppa dalle grandi orecchie in Italia dopo 13 anni, quando gli stessi nerazzurri centrarono lo storico Triplete con José Mourinho in panchina. Adesso al timone c'è Simone Inzaghi, che si sta togliendo qualche sassolino dalla scarpa dopo aver battuto il Milan sia all'andata che al ritorno, grazie anche alla straordinaria vena di Lautaro Martinez.

Uno che quando vede rossonero si esalta, visto che gli ha segnato 8 gol in carriera. Nessun altro calciatore ha castigato di più il Diavolo dal 2018/19, la stagione in cui Lautaro è approdato all'Inter dal Racing Club. Il 25enne Toro di Bahia Blanca è l'anima della squadra e non solo per il gol che ha deciso la sfida di ieri suggellando la qualificazione: trascinatore instancabile, non si dà pace nel gettare tutto in campo. Un capitano vero, degno erede del capitano di 13 anni fa, Javier Zanetti, oggi vicepresidente del club.
E i nomi di Zanetti e Martinez nel dopo partita sono stati accomunati in maniera virale in Argentina e non solo per l'orgoglio nazionale, ma per una vicenda davvero curiosa che si è verificata in occasione della rete segnata da Lautaro ad un quarto d'ora dal termine. Dopo aver trafitto Maignan con un potente rasoterra a fil di palo, il bomber campione del mondo è corso sotto la Curva Nord per esultare sotto il cuore del tifo nerazzurro. Lautaro è salito sui cartelloni, si è affacciato alla balaustra e ha arringato il popolo interista.
Negli stessi momenti, qualche decina di metri più su, c'era qualcun altro che esultava in maniera sfrenata e assolutamente identica al capitano dell'Inter: Tomy Zanetti, uno dei figli di Pupi, è stato immortalato in un video mentre – in piedi sulla ringhiera della tribuna – alzava le braccia e spalancava la bocca emulando la celebrazione del Toro, pur essendo completamente di spalle al campo. Il fatto che il ragazzo di 11 anni indossasse la maglia nerazzurra col numero 4 sulla schiena, quello del leggendario Javier, ha reso la scena ancora più suggestiva.