La confessione di Emerson Palmieri: “Ho parlato con Spalletti e c’era l’accordo col Napoli”
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Emerson Palmieri poteva essere un calciatore del Napoli. A confessarlo è il classe 1994 che ora fa parte della rosa dell'Olympique Lione. Durante la sessione estiva di mercato il terzino della Nazionale campione d'Europa lo scorso 11 luglio 2021 è stato accostato al club azzurro perché la società partenopea da diversi anni è alla ricerca di un calciatore sulla corsia sinistra per ovviare alla lunga degenza di Faouzi Ghoulam ma l'ex Chelsea e Roma poi si è accasato in Francia.
Lo stesso calciatore nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha raccontato i contatti che ci sono stati anche con Luciano Spalletti ma ha affermato di non essere a conoscenza del perché la trattativa non si è conclusa positivamente: "Dopo l’Europeo volevo giocare con continuità, sentirmi importante. Al Chelsea avevo poco spazio e Mancini mi ha detto che ai miei livelli si deve stare sempre in campo. Ho parlato con Spalletti e dato il mio accordo al Napoli. Non so perché non si è fatto. Il Lione mi ha presentato un bel progetto e in due o tre giorni ho deciso. Credo di aver fatto un’altra scelta giusta. C’è un gruppo giovane e unito. E i brasiliani Paquetà, Guimaraes, Mendes, Henrique, mi hanno aiutato ad ambientarmi subito".
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Il calciatore, che domenica ha segnato anche il suo primo gol con la maglia dell'OL contro il Troyes in Ligue 1, ha parlato anche della Nazionale e del gruppo azzurro:"Stiamo crescendo, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. È normale l’entusiasmo, ma i due pareggi di qualificazione ci ricordano che niente è scontato. Solo il lavoro duro ripaga. La concorrenza con Spinazzola? Sinceramente, è già un onore far parte di questo gruppo, dei migliori italiani, di portare la maglia della Nazionale. La concorrenza con Spinazzola è sempre stata sana e positiva. All’inizio giocavo più io, poi Leonardo è diventato titolare e ha fatto un Europeo strepitoso. Quando purtroppo si è fatto male, ho dato il mio contributo. Ma la forza di quest’Italia è il gruppo unito, che viene prima di tutto, con la mentalità di battersi su ogni pallone per vincere, indipendentemente da chi va in campo".