La comunicazione del Napoli sul rinnovo di Kvaratskhelia: smentisce con una parolaccia
Una parolaccia che fa parte del linguaggio corrente e viene spesso pronunciate per definire cose di poco conto e non vere, chiacchiericcio da bar di bassa lega. Il Napoli la prende in prestito e ne fa il manifesto della propria comunicazione (intesa come esposizione di pensiero, non semplicemente nota stampa) per smentire le voci sul rinnovo del contratto di Kvicha Kvaratskhelia.
Una manifestazione di chiarezza ‘delicatissima', avrebbe detto Christian De Sica con una delle battute folgoranti che hanno caratterizzato i cine-pattoni del patron, Aurelio De Laurentiis. Sicuramente molto efficace anche se poco ortodossa. Senza troppi giri di parole, va dritta al nocciolo della questione.
Alcuni media continuano a raccontare, avendo come unica fonte gli agenti del calciatore, di presunte trattative in corso per il rinnovo di Kvaratskhelia. Si tratta di “cazzate”. Nessuno del Napoli ha mai parlato del possibile rinnovo del calciatore (il cui contratto scade tra 4 anni). Non lo hanno fatto né Mauro Meluso, né Maurizio Micheli, né Aurelio de Laurentiis, né Andrea Chiavelli.
Perché il Napoli ha sentito il bisogno d'intervenire sulla questione è farlo in questo modo? Tutto nasce dalle indiscrezioni filtrate nelle ultime settimane contestualmente a quelle su Victor Osimhen, altro gioiello del club alle prese con le trattative per (ri)mettere nero su bianco e allungare (almeno sulla carta, poi si vedrà…) la propria permanenza in maglia azzurra.
Il brusio di sottofondo, che ha accompagnato luscita poco brillante di Kvaratskhelia (come del resto della squadra) contro la Lazio, è stato caratterizzato anche dalle news sulla presenza degli agenti del calciatore che avrebbero atteso invano per discutere di temi, termini e altri dettagli per rifinire la nuova intesa (quella attuale scade nel 2027), compresa l'opportunità di rivedere anche la cifra dell'ingaggio.
Lo stipendio del georgiano al momento è di 1,4 milioni a stagione, la richiesta da parte dei suoi rappresentanti sarebbe nettamente superiore, di quattro volte superiore rispetto alla somma inclusa nell'accordo vigente: cinque milioni di euro (oltre a ragionamenti sui bonus) per dire sì e mettere nero su bianco per un altro anno (fino al 2028). La proposta da parte del Napoli, invece, sarebbe inferiore rispetto alle attese: un aumento è previsto ma sarebbe di proporzioni più contenute, portando l'asticella fino a 3-3,5 milioni. Ma per adesso – così dice il Napoli – si tratta solo di "cazzate".