La classifica finale della Serie A non sarà quella vera: gli effetti del terremoto Juventus
La sentenza della Corte d'Appello della FIGC che, in virtù dei nuovi elementi probatori emersi dalle carte dell'inchiesta Prisma della Procura della Repubblica di Torino, ha severamente punito la Juventus per il processo sportivo sulle plusvalenze fittizie ha stravolto la classifica della Serie A 2022-2023 con i bianconeri che in virtù dei 15 punti di penalizzazione ricevuti sono scivolati lontanissimi dalla vetta e dalla zona che dà accesso alle Coppe Europee della prossima stagione.
Questo però potrebbe non essere l'unico scossone che la graduatoria del massimo campionato italiano subirà nei prossimi mesi dato che altre inchieste della Procura Federale e altri eventuali processi sportivi riguardanti i piemontesi e diverse squadre sono in itinere. Sviscerando tutte le questioni di cui si sta occupando la giustizia sportiva e le tempistiche di tutte le prossime tappe definite dal Codice al momento sembra infatti esserci una sola certezza: la classifica della Serie A 2022-2023 dopo che si sarà giocata l'ultima partita in programma non sarà quella definitiva.
Il ricorso della Juve contro la sentenza
Innanzitutto si deve ancora concludere l'iter riguardo al primo processo sportivo sulle plusvalenze fittizie. La Juventus ha infatti già annunciato che presenterà ricorso contro la sentenza al Collegio di Garanzia del Coni (ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva): per mettere un punto a questa vicenda ci vorranno dunque almeno altri due mesi. Una volta che la Corte Federale d'Appello renderà pubbliche le motivazioni della sentenza (termine ultimo il 30 gennaio 2023), i bianconeri avranno trenta giorni di tempo per presentare il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni che probabilmente entro un mese (quindi fine marzo/inizio aprile) potrebbe pronunciarsi a riguardo.
Le tempistiche potrebbero però allungarsi ulteriormente perché il Collegio (che non entra nel merito della questione ma solo su eventuali vizi di forma e violazioni procedurali) potrebbe confermare o ribaltare la sentenza ma potrebbe anche rispedire nuovamente tutto alla Corte d'Appello per una nuova discussione. E in quest'ultimo caso dunque per avere una conclusione definitiva si arriverebbe certamente oltre il 4 giugno 2023 (cioè il giorno in cui terminerà il campionato di Serie A 2022-2023). Anche nel caso in cui il Collegio di Garanzia del Coni dovesse confermare la sentenza afflittiva nei confronti della società bianconera, quest'ultima potrebbe poi portare la questione al di fuori della giustizia sportiva con il ricorso al TAR del Lazio e in ultimissima istanza al Consiglio di Stato facendo così allungare a dismisura i tempi per avere il verdetto definitivo sui 15 punti di penalizzazioni comminatele lo scorso 20 gennaio.
Il nuovo processo sulle plusvalenze fittizie
Nel frattempo però potrebbe essere aperto un nuovo processo sportivo sulle plusvalenze fittizie che coinvolgerebbe la Juventus e quelle società che hanno fatto scambi sospetti con essa negli ultimi anni. Il 22 febbraio 2023 infatti la Procura della FIGC decide se quanto emerso dal secondo filone d'inchiesta basato sulle operazioni di mercato attenzionate dagli acquirenti nell'inchiesta Prisma (non oggetto del primo processo sportivo sulle plusvalenze) sia sufficiente per chiedere l'apertura di un nuovo procedimento sulla questione plusvalenze davanti al Tribunale Federale.
Qualora ciò avvenga, entro dieci giorni dalla ricezione dell'atto di deferimento da parte delle squadre deferite dal Procuratore FIGC il Presidente del Tribunale dovrà fissare l'udienza di discussione (la quale, secondo quanto stabilito dal Codice di Giustizia Sportiva, non potrà essere fissata prima che siano passati 20 giorni dalla data di ricezione dell'avviso di fissazione). Si potrebbe dunque realisticamente ipotizzare che la prima udienza davanti al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare (primo grado di giudizio della giustizia sportiva) non possa andare in scena prima di aprile 2023 (quindi dopo il 27 marzo 2023, giorno in cui avrà luogo la prima udienza del processo ordinario per l'inchiesta Prisma con il Tribunale di Torino che deciderà se rinviare a giudizio o meno i bianconeri per i reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali).
Da ciò è facile dedurre che, tra termini burocratici ed eventuali appelli e ricorsi, sarebbe del tutto impensabile che la conclusione definitiva di questo eventuale secondo processo sulle plusvalenze fittizie possa arrivare alla conclusione definitiva entro la fine del campionato di Serie A 2022-2023.
Le indagini sulla manovra stipendi della Juve
Lo stesso vale per l'altra indagine che il Procuratore Federale Giuseppe Chinè, sempre attingendo a quanto emerso dall'inchiesta Prisma, sta portando avanti e che vede coinvolta solo la Juventus, cioè quella relativa alla cosiddetta "manovra stipendi", e che potrebbe ripercuotersi anche sui calciatori. Qui, qualora si decida di istruire un ulteriore processo sportivo, le tempistiche sarebbero ancora più lunghe dato che la fase investigativa è ancora lontana dalla conclusione con Chinè che intende avvalersi di una proroga di 40 giorni per portare avanti le indagini (e potrebbe poi avvalersi anche della seconda proroga consentita dal Codice di Giustizia Sportiva di ulteriori 20 giorni).
Nella migliore delle ipotesi dunque la chiusura delle indagini non avverrà prima del 10 marzo (più probabile che però ci si avvalga della seconda proroga per far slittare il termine a dopo la prima udienza della giustizia ordinaria) e pertanto appare difficile che l'inizio di questo altro eventuale processo sportivo contro la Juventus abbia inizio prima di maggio. Va da sé che avere una conclusione definitiva entro il 4 giugno 2023 sarebbe praticamente impossibile e, pertanto, sarebbe un'ulteriore conferma che la classifica finale della Serie A dopo l'ultima gara in calendario non sarà quella definitiva.