La Cina regala due panda al Qatar per i Mondiali, passeranno 15 anni in gabbia: è fuori dal mondo
Due panda giganti regalati come fossero teneri pupazzetti. La Cina ne ha donati due esemplari al Qatar quale omaggio diplomatico in occasione dei Mondiali invernali che tra un mese scatteranno nel Paese Arabo. Gli animali vivranno in un recinto al coperto, in un habitat naturale ricreato apposta per loro: in quella porzione di ambiente artefatto, replicando il clima delle foreste del Sichuan, faranno anche da attrazione per il pubblico atteso in vista dei campionati di calcio.
Si Hai (una femmina di 3 anni che pesa circa 150 libbre, riceverà il nome arabo Thuraya) e Jing Jing (un maschio di 4 anni che pesa 265 libbre, verrà ribattezzato come Suhail) saranno lì per almeno quindici anni, rinchiusi nell'Al Khor Park ed esposti per le fotografie e la curiosità degli spettatori e dei visitatori che affluiranno in quella lingua di territorio che affaccia sul Golfo Persico. Faranno parte di un diorama artificiale per essere ammirati a scopo d'intrattenimento. Per loro ogni settimana saranno trasportate circa 1800 libbre di bambù fresco.
Per la Repubblica Popolare non è certo una novità, anche in altri frangenti nel corso della sua storia ha utilizzato cadeaux del genere per agevolare rapporti diplomatici con nazioni straniere. Per il Qatar sì, è il primo Stato del Medio Oriente a ricevere un presente in ‘carne e ossa', appartenente a una specie protetta e a rischio, tra le più minacciate al mondo.
L'episodio ha acceso ancora una volta i riflettori su alcuni aspetti della prossima Coppa del Mondo usciti dal cono d'ombra sportivo. "Assurdo, fuori dal mondo", è il primo commento che arriva dall'organizzazione per i diritti degli animali (PETA) che sottolinea come il loro ambiente siano le fitte foreste della provincia del Sichuan e non altri prefabbricati. Il "Regalare animali vivi come se fossero peluches non è solo antisportivo ma anche irrispettoso e scortese – ha ammesso a Insider Elisa Allen, vice-presidente dell'ente internazionale -. Questo regalo non è in contatto con i valori odierni e ignora le molte altre meraviglie per cui la Cina".
Simbolo di pace in una zona del mondo ancora instabile. Adorabili. È così ce l'ambasciatore cinese in Qatar, Zhou Jian, ha definito i due animali. E rispetto a chi fa notare la barbarie di strapparli al loro habitat naturale ribalta la prospettiva e sostiene che il loro arrivo in realtà è un contributo che ha un fine molto alto: "Promuovere l'idea di una convivenza armoniosa tra uomo e natura. Speriamo che questi animali possano risvegliare l'amore delle persone per la pace e la fiducia nello sviluppo, porre fine alle guerre e trasformare le spade in vomeri". Il presente è un dono, è il mondo che ha scelto di non essere sempre divertente. Ma qui non c'è alcun Guerriero Dragone, né un lieto fine.