La cieca furia di Immobile si scatena in panchina: pugni e urla di frustrazione dopo la sostituzione
La Lazio ha vinto contro il Sassuolo trovando un 2-0 che la rilancia in classifica al comando del plotone che sta lottando per la Zona Champions League, salendo a quota 63 grazie alle reti di Felipe Anderson e di Basic. Non di Ciro Immobile che aveva anche segnato al 7′ per poi vedersi annullare il tutto in una decisione più che controversa da parte di arbitro e VAR. Venendo poi sostituito al 68′ e sfogando tutta la propria rabbia in panchina.
Non è certo un periodo positivo per l'attaccante della Lazio che sta vivendo una delle stagioni più contorte in carriera da quando è a Roma, tra infortuni in campo, contrattempi fuori e uno stato di forma che non riesce mai a ritornare sui livelli ottimali. Così anche contro il Sassuolo Immobile è sceso in campo da titolare, al centro dell'attacco celeste, provando in ogni modo a dare il proprio contributo, invano. Perché se c'è l'assoluta volontà e la solita dedizione, manca la qualità dei tempi migliori e un pizzico di fortuna.
La Dea Bendata si è divertita ancora una volta con l'attaccante laziale al 7′ quando Immobile aveva sbloccato la partita: inizialmente era stata annullata per la posizione di Vecino prima del passaggio per Marcos Antonio che a sua volta aveva servito l'assist per Immobile. Il Var, rivedendo l'azione aveva convalidato il tutto per poi ritornare sui propri passi e individuare un altro episodio che ha vanificato gli sforzi della Lazio: un fuorigioco di rientro dello stesso attaccante qualche istante prima della stessa azione.
Tutto ciò ha condizionato in negativo la prestazione di Immobile che Sarri ha lasciato in campo fino a quasi il 70′ quando ha deciso per la oramai classica staffetta con Pedro ed è in quel momento che il fastidio e la frustrazione del capitano si sono trasformate in una cieca furia una volta arrivato in panchina.
Le telecamere hanno inquadrato Immobile che prima si lascia andare ad una serie di improperi e urla, poi scarica tutta la tensione sbattendo i pugni sul plexiglas della panchina, con l'avambraccio fasciato per il recente incidente in auto. Uno sfogo inconsueto per il giocatore, dovuto probabilmente alla voglia di ritornare ad essere decisivo per la propria squadra e ritrovare il gol. Che gli manca dal 14 aprile, quando andò a segno contro lo Spezia.