La casa dove vive Roberto Baggio, una villa immensa: scoperta una falla nei sistemi di allarme
La casa di Roberto Baggio ad Altavilla Vicentina è un paradiso immerso nel verde, divenuto un inferno per l'irruzione dei banditi che hanno rapinato, picchiato e ferito l'ex calciatore. Sono sbucati dal nulla, agevolati forse anche dal luogo situato in una zona collinare, lontano dal centro (a mezz'ora di macchina, dista una quarantina di chilometri dal capoluogo). Hanno agito in maniera così rapida, ricavandosi un varco nella parte posteriore del giardino, da tagliare fuori sensori e rilevatori di movimento che, con ogni probabilità, in quel momento erano anche disattivati poiché l'ex Pallone d'Oro e i suoi cari erano davanti alla tv. Lo stesso circuito chiuso della rete perimetrale era stato già compromesso dalle piogge forti delle scorse settimane e, altra considerazione, i sensori per rilevare i movimenti si attivano quando non c'è più luce, in condizioni di buio.
Il fatto stesso che non siano stati rinvenuti segni di effrazione lascia supporre che porte e finestre erano aperte, anche a causa di una serata particolarmente calda per le temperature afose. E quando hanno fatto scattare il piano, il fattore sorpresa ha giocato a loro favore. L'assalto al grande casale in provincia di Vicenza, dove ‘codino' ha racchiuso tutto il suo mondo dopo il ritiro dal calcio giocato, è avvenuto nella serata di giovedì mentre si giocava Italia-Spagna agli Europei. Elemento quest'ultimo che potrebbe rientrare nelle valutazioni fatte dalla banda prima di passare all'azione: ovvero, agire sfruttando la possibile distrazione delle persone all'interno della casa, intente a seguire gli Azzurri. Chi erano i malfattori? Non ci sono ancora certezze al riguardo, fonti interne agli inquirenti si esprimono con cautela anche sull'accento straniero di quel manipolo di uomini.
Perché il sistema di sicurezza non ha funzionato
Nelle dichiarazioni del suo storico manager, Vittorio Petrone, che ha riportato il pensiero del Pallone d'Oro, c'è tutto lo smarrimento di fronte a un episodio simile e anche una spiegazione di quel che è potuto accadere. Ha parlato di "aggressione fulminea, in piena luce" che "non ha consentito l'accensione di tutti i migliori sistemi di sicurezza di cui la villa è dotata". In buona sostanza, il colpo in villa era così ben congegnato che anche confrontarsi con meccanismi di protezione e sorveglianza sofisticati è stato un rischio calcolato (e superato) da parte dei malfattori. Hanno ipotizzato (o, forse, hanno raccolto abbastanza informazioni da conoscere nel dettaglio tutte le abitudini della famiglia Baggio) che a quell'ora, con persone ancora sveglie, i congegni non fossero ancora attivi. "Ora, da quanto accaduto, potenzieremo ulteriormente i sistemi di rilevazione diurna in tutto il perimetro". La proprietà si estende su un territorio abbastanza esteso ed è sì delimitata da una recinzione perimetrale ma è lontana dal casa e quasi sicuramente i malviventi l'hanno scavalcata oppure hanno trovato un altro modo per intrufolarsi.
La villa di Baggio: una tenuta agricola immersa nel verde
In quel luogo a contatto diretto con la natura, in una dimensione privata, che l'ex giocatore ha costruito, poco alla volta, l'azienda agricola nella quale alleva animali e la residenza di campagna dove vivere assieme alla moglie, Andreina Fabbri, e agli altri due figli maschi (Mattia, Leonardo) mentre Valentina (che cura il profilo social su Instagram del genitore) s'è trasferita all'estero.
Ed è tra quelle mura domestiche, al centro di un parco circondato da ettari di terreno e una fitta boscaglia, che sono piombati i rapinatori violando l'intimità alla quale l'ex calciatore ha sempre tenuto molto, preferendo restare nel cono d'ombra salve rare apparizioni pubbliche. Una delle più recenti, è alla guida della Panda 4×4 che utilizza per i suoi spostamenti.
La casa di ‘codino' circondata da un ampio giardino
Il casale di Baggio è molto rifinito in tutti i dettagli, mescola lo stile rustico ai comfort moderni e tecnologici. È circondato da un giardino molto ampio e vissuto, curato e arredato con brace e tavoli all'aperto, perché quello spazio all'aperto protetto da un pergolato è anche occasione di condivisione con la famiglia nel tempo libero, oltre a costituire opportunità di relax per sentirsi tutt'uno con la natura circostante e avere momenti di personale meditazione.
Un aspetto molto importante per il 57enne ex campione che pratica il Buddismo e, una volta spenti i riflettori sulla carriera, ha scelto di stare in un cono d'ombra ("non volevo vedere più nessuno", ha spesso raccontato parlando di sé).
Il salone con ampia vetrata affaccia su una distesa di verde
La privacy è la linea spartiacque tra il suo mondo e quello all'esterno. Chi ha avuto la possibilità di farne parte ne è rimasto affascinato. E dalle pochissime immagini condivise sui social è stato possibile notare solo alcuni particolari della residenza di Baggio. Una piccola finestra su quel mondo l'ha offerta anche la serie di Cattelan su Netflix, "Una semplice domanda". Il salone a doppia altezza, con un'ampia vetrata riconcilia la vista con il panorama che si può ammirare (una bellissima distesa di verde) e al tempo stesso dona grande luminosità all'ambiente.
La palestra privata per tenersi in forma
Dell'arredo fa parte anche un tavolo da biliardo, oltre a immagini dello stesso Baggio e dei suoi cari. Nella residenza dell'ex calciatore e Pallone d'Oro (1993) non manca una location dedicata al benessere fisico: una palestra nella quale tenersi in forma, dove appaiono ritratti e scatti di ‘codino'.