La Casa di Carta come una partita di calcio: “Ma io gioco nella squadra sbagliata”
"La Casa di carta" come una squadra di calcio. Così, Arturito, uno dei personaggi della serie spagnola tra le più seguite e famose degli ultimi tempi ha definito il gruppo di lavoro sul set cinematografico. L'attore, Enrique Ace, grandissimo tifoso del Valencia ha voluto provare a fare un raffronto tra ciò che accade davanti alle telecamere e una partita di calcio: due squadre a confronto, una guidata dal ‘Professore', l'allenatore dei rapinatori e una guidata proprio da Arturo, tra gli ostaggi: "Peccato che io gioco nella squadra che al momento perde" ha aggiunto poi l'attore spagnolo.
La serie e il calcio
Il legame con il mondo del calcio però non si ferma solamente ad un parallelismo ‘virtuale'. Nella quarta stagione della serie c'è stato anche uno special guest importante, che ha legato a doppio filo la trama con il pallone: Neymar. Il campione brasiliano ha recitato in un cameo in cui interpretava un monaco, diventando una star anche dell'home cinema: "Se si vuole vedere da un punto di vista calcistico, siamo effettivamente divisi con delle casacche che ci distinguono proprio come se fossimo due squadre di calcio che si affrontano" ha poi continuato l'attore a Sky Sport.
Il tifo per il Valencia e la situazione del calcio spagnolo
Enrique – Arturito è un grande appassionato di calcio, il lockdown da coronavirus ha fermato la Liga spagnola, in attesa che tutto si risolva per il meglio. Il suo cuore batte per una squadra in particolare, il Valencia, recentemente battuto in Champions League dall'Atalanta, ma che potrebbe ritornare a giocare nella più grande competizione europea per club: "Se si riparte a giocare? C'è grande confusione, chi dice di voler continuare ad ogni costo, chi propone di chiudere qui e pensare alla prossima stagione"
Io egoisticamente spero che questa stagione venga annullata del tutto. Sono tifoso del Valencia e così la mia squadra avrebbe già garantita una partecipazione alla prossima Champions League
La quarantena di Arturito
Lo spettro della pandemia, il rischio di contagio e la diffusione del virus ha coinvolto in prima persona anche l'attore spagnolo: "Ero a Los Angeles, sono rientrato in tutta fretta per stare vicino alla mia famiglia e ai miei cari. Da quando sono arrivato non mi sono più mosso perché è scattata la quarantena. Speriamo tutto finisca per il meglio, restate a casa, curatevi".