La carta Ronaldo esiste ma l’ha firmata solo la Juve: “Lui no, è stato ben consigliato da qualcuno”
Dall'inizio dell'inchiesta Prisma si è parlato spesso della "carta Ronaldo", ovvero il documento che "teoricamente non dovrebbe esistere", come una delle prove più importanti in merito all'indagine sui bilanci della Juventus. Questa scrittura privata sarebbe la prova schiacciante delle irregolarità commesse dalla società bianconera nella rendicontazione e nell'intercettazione del 23 settembre 2021 il direttore sportivo Federico Cherubini in una telefonata con il responsabile dell’ufficio legale Cesare Gabasio, anch'egli inserito nel registro degli indagati oltre al presidente Andrea Agnelli, al suo vice Pavel Nedved, al Chief Financial Officer Stefano Cerrato, all’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici e i due ex Chief Financial Officer Marco Re e Stefano Bertola; ne parla così: "Se salta fuori ci saltano alla gola.. tutto sul bilancio i revisori e tutto".
Dal canto suo CR7, all'inizio di dicembre, ha fatto richiesta per accedere agli atti dell’inchiesta e il Pubblico Ministero l’ha accettata ma solo pochi giorni fa è arrivata la decisione finale spetta al Gup: il documento garantirebbe al portoghese 19,9 milioni di euro non ancora pagati dal club bianconero per la manovra stipendi e ora gli avvocati di Ronaldo possono indagare più a fondo sulla questione.
Cristiano Ronaldo ha scelto due avvocati del Foro di Milano per tutelarsi in vista dei possibili risvolti giudiziari del caso Juventus: il portoghese si affiderà a John Shehata e al penalista Salvatore Pino, già difensore di Cristiano Doni e Andrea Masiello nell'inchiesta per calcioscommesse e di Rafael Leao per la vicenda Sporting Clube.
Nell'inchiesta di Report di lunedì 16 gennaio, intitolata ‘Il bianco e il nero', sono stati forniti diversi nuovi elementi e retroscena scottanti in merito alla ‘carta Ronaldo'. In merito a questo accordo segreto ormai noto da tempo è stata svelata un’importante novità da un testimone molto vicino al giocatore: "Sì, (la carta, ndr) esiste, ma Ronaldo non l’ha firmata, c’è solo la firma della Juve (…). Diciamo che è stato ben consigliato".
Nel corso dell'inchiesta c'è un lungo focus sul tema plusvalenze fittizie che sarebbero state messe in atto dalla dirigenza dalla Juve per mettere a posto la situazione contabile che, secondo quanto riporta la trasmissione di Rai3, era complicata già dal 2020. Queste operazioni sarebbero riportate sul ‘Libro nero FP‘, dove FP sono le iniziali di Fabio Paratici, e sono tutte le informazioni in merito alle difficoltà della società, comprese le plusvalenze "spericolate".
L'attuale dirigente ora al Tottenham, raggiunto telefonicamente da Report, per la prima volta ha provato a difendersi dalle accuse: "Mi dà fastidio parlarne. Siamo ancora in una fase dove ci sono cose che non sono chiarite a livello processuale, non mi sento pronto per parlare. Io responsabile del sistema? Ognuno ha la sua visione, per ora è unilaterale".
La Juventus ha risposto ufficialmente al servizio di Report con una nota ufficiale: "Venerdì scorso la redazione di Report ha chiesto alla Società di sapere quale fosse la posizione rispetto all'inchiesta oggetto della trasmissione appena andata in onda. Questa la risposta inviata da Juventus poche ore dopo, solo parzialmente citata in onda".
La società bianconera ha proseguito replicando con sarcasmo in merito alla data di messa in onda: "Prendiamo atto della Vostra richiesta e della Vostra intenzione di andare in onda con un servizio riguardante l'inchiesta giudiziaria che coinvolge la nostra società per il prossimo lunedì 16 gennaio. Segnaliamo che tale data precede di appena quattro giorni l'udienza, prevista per venerdì 20 gennaio, della Corte Federale di Appello, Sezioni Unite, chiamata ad esprimersi sull'eventuale revocazione del giudizio di proscioglimento pronunciato lo scorso 27 maggio. Si tratta senza dubbio di una casualità".
Cosa accadrà nei prossimi mesi alla Juventus? Il 20 gennaio 20223, a margine dell'udienza in Corte d'Appello Federale, si saprà se il club dovrà affrontare o meno il ‘processo bis sulle plusvalenze‘ mentre l'udienza preliminare dell’inchiesta Prisma avrà luogo invece il 27 marzo 2023 che riguarda 13 imputati, tra i quali Andrea Agnelli e la società Juventus, chiamata in causa come persona giuridica.