La carriera di Cicinho devastata dall’alcol: “Pulivo l’alito col caffè e facevo il bagno nel profumo”

Cicinho ha iniziato a 13 anni e non ha più smesso. L'alcol gli ha bruciato la carriera, l'opportunità di salire alla ribalta del grande calcio internazionale. Il Real Madrid fu per lui l'occasione della vita ma andò malissimo, lasciò quell'esperienza in fondo al bicchiere.
Ha continuato a riempirne perché così credeva che non avrebbe mai visto il fondo. E ci è finito lui, che ha superato quella sottile linea di confine tra vizio, dipendenza e smetto quando voglio. Un abbraccio mortale, risucchiato in una dimensione parallela, allucinante che lo ha portato all'incontro con Gesù "dopo 18 caipirinha e 14 birre".
"Bevevo fino a svenire", disse raccontando di aver fatto cose delle quali adesso si vergogna. Ha visto coi suoi occhi l'inferno, ne è uscito portandosi addosso (e dentro) i segni di una vita devastata dalla debolezza che lo ha accompagnato fin da ragazzo. "Avevo 13 anni, è stato allora che ho provato l’alcol per la prima volta e non ho mai smesso", le sue parole nella serie ‘Ressaca' di ‘EPTV'.

Ha rovinato tutto, a cominciare da se stesso. La notorietà, il suo status di calciatore professionista gli rendevano tutto più facile… se voleva bere qualcosa non aveva nemmeno bisogno di chiedere. "Quando giocavo nel Real Madrid mi sono allenato anche da ubriaco. Bevevo caffè per ripulire il fiato e facevo il bagno nel profumo". Nascondeva il tanfo ma era solo una grande illusione, bugie.
In Italia il brasiliano Cicinho ha indossato la maglia della Roma. L'ha vestita per 90 match giocati in tre stagioni senza infamia e senza lode, con grandi aspettative e altrettanto grandi delusioni. Nella Capitale ha vissuto uno dei momenti più difficili della sua vita di atleta.

Oltre ai problemi personali, subì anche un grave infortunio per la rottura del crociato e fu come mettere pietre in tasca prima di lanciarsi a mare. Un evento che peggiorò le cose e gli rese tutto più difficile: "Facevo fisioterapia e poi rientravo a casa dopo pranzo… bevevo di continuo e arrivavo ubriaco all'allenamento". Oggi a 41 anni ha ritrovato se stesso, per fortuna o purtroppo.