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La bufala dell’assistente al VAR che esulta per il gol dell’Inter alla Juve: “Come sono felice”

Una frase dell’AVAR di Juventus-Inter ha fatto scatenare la polemica sui social tra i tifosi bianconeri: l’interpretazione del tutto errata ha creato una clamorosa bufala.
A cura di Ada Cotugno
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Una frase sussurrata che diventa un caso social: Juventus-Inter continua a far discutere per alcuni episodi arbitrali accaduti durante la partita, ma questa volta a creare scalpore è stato un pezzo del dialogo trapelato dalla sala VAR in occasione del contatto Chiesa-Darmian e trasformato in una vera e propria bufala circolata su tutti i social.

Come ogni lunedì su DAZN è andato in onda il programma Open Var in cui assieme al designatore Gianluca Rocchi si analizzano gli episodi più importanti del weekend precedente. Questa volta sotto i riflettori è finito il derby d'Italia, ma per un motivo che poco ha a che fare con la dinamica del fallo e la decisione dell'arbitro. In uno spezzone di video hanno analizzato il contatto avvenuto fra Chiesa e Darmian – e non ritenuto fallo – al minuto 33 che ha preceduto il gol segnato da Lautaro Martinez.

Più che la discussione e l'analisi di quanto accaduto, con l'ascolto della conversazione tra VAR e arbitro per chiarire la dinamica dell'azione, ai tifosi non è sfuggito un piccolo particolare, usato come pretesto di discussione: si tratta di una frase sussurrata in sala VAR che ha fatto scatenare il putiferio per un possibile favoreggiamento dei nerazzurri ai danni della Juventus. Il video è stato inondato di commenti indignati per questo particolare, con la frase incriminata che non compare tra quelle sottotitolate.

I tifosi bianconeri sono rimasti sconvolti nel sentire l'assistente al VAR esclamare "Come sono felice" durante il check del gol di Lautaro, un'esultanza vista come un gesto di antipatia nei confronti della loro squadra. La realtà dei fatti però è ben diversa e non riguarda questione di cuore o di tifo, come alcuni hanno ipotizzato fin dal primo secondo. Alcuni utenti hanno isolato la clip incriminata, mettendo in luce la verità e smascherando la clamorosa bufala: l'AVAR in realtà non ha mai pronunciato quelle parole.

In sala VAR infatti nessuno ha festeggiato per la decisione dell'arbitro, ma tutti erano intenti a osservare correttamente l'azione dalle varie angolazioni per fornire l'interpretazione corretta. La frase che è stata fraintesa si riferiva infatti a una delle telecamere che in quel momento fornivano l'inquadratura migliore per poter giudicare la dinamica: "Torna sulla sedici", ossia la richiesta di mostrare le immagini di una determinata zona del campo, in linea con l'area di rigore in questo caso. Pronunciando la frase sottovoce una parte della tifoseria della Juventus ha interpretato in questo modo totalmente inesatto.

Normale routine per questo tipo di lavoro in cui, per poter valutare in modo oggettivo tutti i contatti, ci si avvale dell'ausilio di diverse inquadrature che possono offrire il quadro completo della situazione sotto esame. Ciò che è stato fatto anche questa volta, prima che la richiesta dell'AVAR venisse trasformata in una grande bufala per un'interpretazione sbagliata.

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