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Kvaratskhelia picchiato dai calciatori della Cremonese: ha sopportato “cose che non si fanno”

Il trattamento speciale riservato al georgiano viene citato dal tecnico, Spalletti, che replica all’obiezione di rigore generoso concesso agli azzurri per l’intervento su Kvaratskhelia. “Gli sono state messe le mani addosso per tutta la partita”.
A cura di Maurizio De Santis
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Le 'attenzioni' ricevute da Kvaraskhelia durante la partita con la Cremonese.
Le ‘attenzioni' ricevute da Kvaraskhelia durante la partita con la Cremonese.

A Cremona Khvicha Kvaratskhelia ha compreso sulla propria pelle cosa significa quando all'estero ti spiegano che la Serie A italiana è un campionato difficile. Molto tattico e caratterizzato dall'interpretazione della fase difensiva che può essere asfissiante, senza quartiere come insegnava la vecchia scuola del ‘catenaccio'. Il georgiano rientra nel suggerimento che il paròn Rocco dava ai suoi calciatori: colpire tutto ciò che si muove a pelo d'erba, meglio se è la palla. Qualunque cosa, pur di non lasciar ragionare né passare il ‘nemico'.

Il Napoli che cancella l'Ajax e lo umilia in casa con una sconfitta storica (1-6) era la squadra da fermare con ogni mezzo. Come si dice: in guerra e in amore tutto è lecito. E la squadra di Alvini ha interpretato il compito con comprensibile furore agonistico.

Spintoni. Mani addosso, "sui fianchi" dirà Luciano Spalletti in conferenza stampa. Calci e calcetti. Contrasti senza troppi complimenti, alcuni per la foga del gioco e altri che sembravano studiati a tavolino per intimorire. Fargli capire l'aria che tira. Provocazioni per innervosire l'avversario. Trucchi a palla lontana, quando l'arbitro non vede e l'attenzione dei collaboratori è distratta dallo sviluppo dell'azione.

Il calcio di rigore concesso al Napoli per il fallo commesso sul numero 77 georgiano.
Il calcio di rigore concesso al Napoli per il fallo commesso sul numero 77 georgiano.

Il numero 77 azzurro ha subito, incassato ma ha reagito con carattere: è lui ad aver procurato il rigore del momentaneo vantaggio, è lui a servire a Lozano la palla dell'1-3, è lui che (nel bene e nel male) rappresenta un pericolo costante. C'è sempre il suo zampino, anche in una domenica trappola per i partenopei, col rischio di caderci a cavallo tra uno sforzo di Champions e l'altro.

Tranello evitato, a cominciare dalla personalità mostrata sia nel non lasciarsi trascinare nella bolgia di falli e reazioni sia nella capacità di ribaltare con calma un match che sembrava compromesso e vinto 1-4 con l'accelerazione nell'ultimo quarto d'ora. A chi avanza sospetti sulla generosità del rigore concesso al Napoli arriva diretta la replica di Spalletti. "Mezzo rigore su Kvara? Per come lo abbiamo visto dalla panchina, è rigore netto. Se si vuole andare a fare questo giochino qui e portare il discorso verso una certa direzione – le parole del tecnico in conferenza stampa – allora vi faccio vedere lo stinco del calciatore".

Nella riflessione sul trattamento speciale riservato al calciatore Spalletti fa riferimento anche a comportamenti poco ortodossi, al limite del regolamento. "A Kvaratskhelia sono state messe le mani addosso per tutta la partita. Mi ha detto anche di aver ricevuto qualche comportamento che non si fa. Poi la partita è scorsa su dei binari corretti. All’inizio c’erano delle continue perdite di tempo, situazioni che il calcio moderno ha superato".

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