Kvaratskhelia grande uomo prima che calciatore: va da Zielinski a dirgli una cosa bellissima
Il mercoledì di Champions League delle squadre italiane, cominciato bene nel pomeriggio con la vittoria del Milan sulla Dinamo Zagabria, ha poi riservato in serata un'amarezza ed una gioia. Alla brutta sconfitta casalinga della Juventus col Benfica, che mette a rischio il passaggio del turno dei bianconeri, ha fatto da contraltare la trionfale vittoria del Napoli contro i Rangers nel tempio di Ibrox Stadium a Glasgow. Il 3-0 agli scozzesi fa il paio col 4-1 rifilato al Liverpool nella prima giornata e pone gli azzurri in vetta alla classifica del Girone A, con rosee prospettive di qualificazione agli ottavi di finale.
Difficile dire chi sia stato il migliore in campo della squadra di Spalletti, vista la clamorosa prova corale sciorinata dal Napoli, ma sicuramente Piotr Zielinski ha illuminato la partita con alcuni strappi abbacinanti, dimostrando di poter dare seguito ad un avvio di stagione giocato su altissimi livelli. Il 28enne polacco ha tratto massimo giovamento dal ritorno in pianta stabile nella posizione di mezzala nel 4-3-3 azzurro, dopo che l'avanzamento da sottopunta in alcuni frangenti della scorsa stagione sembrava averne minato le certezze e tolto lo spazio in cui lanciarsi con le sue sgasate brucianti.
Nella gara di Zielinski a Glasgow c'è una sola macchia, il doppio errore sul calcio di rigore concesso dall'arbitro Lahoz e fatto ripetere dopo la prima parata di McGregor. Entrambe le volte il centrocampista ha tirato alla destra dell'esperto portiere scozzese ed entrambe le volte la sua conclusione è stata respinta. Era il quarto d'ora del secondo tempo, il punteggio era ancora di 0-0. Neanche dieci minuti dopo il Napoli ha poi messo a segno il gol del vantaggio, grazie ad un altro rigore fischiato a proprio favore. Stavolta il pallone se lo è preso Politano, che non ha fallito la trasformazione con un tiro basso e angolato.
Mentre il mancino romano si accingeva a battere, qualche metro dietro di lui, appena fuori dall'area di rigore scozzese, si è assistito ad una scena che dimostra quanto forte sia lo spogliatoio azzurro e come l'arrivo dei nuovi abbia data una rinfrescata non solo sul piano strettamente calcistico, portando altri sentimenti, emozioni, respiri. Khvicha Kvaratskhelia è il nuovo idolo dei tifosi partenopei, ha fatto innamorare in poco tempo col suo gioco fatto di accelerazioni, dribbling e tiri al fulmicotone, ma è anche altro. Quell'altro che non resta scritto nel tabellino a fine partita e che lo ha fatto avvicinare in quel momento a Zielinski, rigorista numero uno della squadra ma momentaneamente sfiduciato a favore di Politano dopo gli errori di poco prima.
Il giovane georgiano ha stretto a sé il compagno dopo averlo visto un po' abbacchiato, gli ha messo la mano sul capo e gli ha sussurrato qualcosa all'orecchio. Facile intuire cosa gli abbia detto, parole che vengono dall'anima e che sono un balsamo per il cuore di chi ascolta. "Hai giocato benissimo, i rigori sbagliati non cambiano niente", sarà stato il senso di quella carezza della sera. Un messaggio sicuramente condiviso da Spalletti e da tutti i tifosi azzurri. Del resto mercoledì sera contro i Rangers Zielinski ha creato sette occasioni da goal, il numero più alto per un singolo giocatore in Champions League dal marzo del 2021. I rigori si sbagliano, tutto il resto non si inventa: Piotr ce l'ha.
