Kulusevski stecca allo Stadium: pagato 44 milioni, non brilla in casa della “sua” Juve
Tra i più attesi del posticipo della prima giornata del girone di ritorno di questa Serie A tra Juventus e Parma (2-1 per i bianconeri), c'era certamente lo svedese classe 2000 Dejan Kulusevski, alla sua prima apparizione all'Allianz Stadium da "promesso sposo". Il trequartista infatti affronta per la prima volta la compagine bianconera dopo aver firmato il contratto che lo legherà ai campioni d'Italia in carica fino al 2024 (2,5 milioni di euro a stagione il suo ingaggio). I piemontesi lo hanno, difatti, prelevato dall'Atalanta per 35 milioni di euro (a cui se ne potrebbero aggiungere altri 9 milioni al raggiungimento di determinati obiettivi) lasciandolo però in prestito agli emiliani, con cui si è messo in mostra in questa prima parte di stagione, fino a giugno.
I primi passi allo Stadium di Kulusevski da ‘promesso sposo' bianconero
Un avvio non facile per il talento 19enne che comincia il match contro quella che sarà la sua prossima squadra con una giustificabile emozione come dimostra lo stop, non semplice, non riuscito in occasione della prima volta in cui è chiamato in causa dai compagni. Lo svedese figlio di genitori della Macedonia del Nord, passata la compressibile impasse iniziale, alza il livello della propria prestazione nonostante per motivi tattici è costretto più a difendere sulle incursioni del dirimpettaio Alex Sandro che ad impensierirlo in zona offensiva. Kulusevski però riesce a mettere lo zampino nella prima conclusione di marca parmigiana: suo l'assist che azionato la conclusione dalla distanza di Kucka che ha trovato la presa sicura di Szczesny. Dopo 20 minuti cambia il diretto avversario con Danilo che prende il posto dell'infortunato Alex Sandro ma restano comunque pochi i palloni giocabili per il "promesso sposo" bianconero che deve assistere al vantaggio juventino con il tiro di Cristiano Ronaldo deviato da Darmian.
Pochi palloni giocati ma con qualità: i numeri del primo tempo ‘complicato' del talento svedese
Una combinazione al limite dell'area bianconera con Scozzarella che non riuscirà ad impensierire l'estremo difensore bianconero chiude il primo tempo di un Kulusevski non molto coinvolto nel gioco (solo 17 i palloni toccati dal classe 2000 nei primi 45 minuti di gioco, 8 dei quali nella propria metà campo) che però riesce comunque a mettere in mostra l'ottima qualità unita ad una grande fisicità che ha convinto la Juventus a puntare su di lui per il futuro come dimostra il 92% di passaggi completati e il 50% di duelli aerei vinti nella prima frazione giocata quasi esclusivamente sulla corsia destra degli emiliani, salvo scambiarsi di posizione nei minuti finali con Kucka occupando così una posizione più centrale alle spalle di Cornelius (subentrato nel corso del primo tempo all'infortunato Inglese).
Nella ripresa un Kulusevski più attaccante
Al rientro in campo dopo l'intervallo il numero #44 in maglia gialloblu si riposiziona nella zona centrale del campo (quando la sua squadra è in possesso di palla, mentre si allarga sulla corsia destra in fase di non possesso) e il suo secondo tempo si apre con un duro intervento di Matuidi sulla trequarti bianconera che vale un buon calcio di punizione per il Parma. Con la nuova collocazione in campo aumentano i palloni ricevuti dallo svedese chiamato da D'Aversa a giocare più vicino a Cornelius (che segnerà il gol del momentaneo 1-1, prima che CR7 riporti in vantaggio la Juventus) per aumentare il potenziale offensivo della formazione emiliana. Sua una delle iniziative più pericolose create dagli ospiti dopo il secondo vantaggio dei padroni di casa con una splendida apertura d'esterno che mette Kurtic nelle condizioni di crossare da dentro l'area di rigore juventina senza trovare però nessuno dei compagni, così come il preciso passaggio per Sprocati che imbeccato tutto solo all'altezza del dischetto del rigore calcerà addosso a De Ligt prima di lasciare il campo a due minuti dal novantesimo.
Pochi lampi e tanti palloni persi: i numeri del classe 2000 nel secondo tempo
Nel complesso però il millenial promesso sposo bianconero alla sua prima apparizione all'Allianz Stadium non brilla neanche nella ripresa dove a parte qualche lampo si fa notare più per i palloni recuperati (3) che per la precisione nella trequarti avversaria (alla fine saranno 13 i palloni persi nel complesso da Kulusevski). Nella ripresa sono aumentati anche i palloni giocati dal classe 2000 (in totale saranno 49) ma anche la percentuale di errore nei passaggi che passerà dall'8% della prima frazione al 15% finale. Dato in aumento invece quello che riguarda i dribbling riusciti: nessuno nella prima frazione di gioco, 3 invece nel secondo tempo.