Kulusevski ha un brutto ricordo della Juve: “Lì ho dubitato di me stesso, ero nel posto sbagliato”
Il Pallone d'Oro svedese è stato un premio che per oltre un decennio abbondante è stato vinto da Zlatan Ibrahimovic. In questo 2022 lo ha conquistato Dejan Kulusevski, che sembra destinato a vincerlo per molti anni. Il calciatore del Tottenham festeggiando il premio ha rilasciato una serie di dichiarazioni e ha parlato anche del suo passato alla Juventus, che non ricorda con troppo piacere.
In un'intervista rilasciata a Aftonbladet l'esterno d'attacco ha ripercorso le tappe della sua carriera ed ha parlato anche dell'esperienza alla Juventus. I bianconeri si mossero prima della concorrenza e lo acquistarono nel gennaio 2020, c'era Sarri in panchina ma non lo utilizzò. Perché quando Kulusevski divenne ufficialmente un giocatore della Juve trovò Pirlo e poi ha avuto come allenatore Max Allegri. Era partito bene, ma poi pian piano ha perso posizioni nelle gerarchie bianconere, tanto da essere ceduto a metà stagione.
Si era perso, era quasi involuto, e ha fatto capire perché non ha brillato con la Juve: "Il mio periodo alla Juventus è stato molto, molto duro. Ne sono uscito più forte. Nella seconda stagione ho iniziato a dubitare di me stesso, pensando di non essere così bravo come credessi. È la cosa peggiore che possa capitare a un calciatore. Quindi ho iniziato a dubitare di tutte le decisioni prese sul campo".
Non era a suo agio con i bianconeri, non era felice, non era sereno e ha iniziato ad avere tanti dubbi: "In quel periodo mi sentivo come se fossi nel posto sbagliato. Sono molto felice di esserne uscito, ora sono molto più forte e ho avuto una buona stagione in Premier League, che è sempre stato il mio sogno. Era lì che volevo giocare".
La scelta del Tottenham è stata azzeccata e ora si sente realizzato Kulusevski: "In Premier League è tutto molto più veloce, io avevo giocato male alla Juve, non sapevo cosa avrei fatto. Per fortuna sono arrivato in una società che sapeva chi ero, con un allenatore che mi aveva voluto un paio di anni prima e un direttore sportivo che mi aveva comprato alla Juventus. Sapevano di cosa ero capace".
La serenità è lampante e si vede nelle parole di Kulusevski: "Ora sono in posto fantastico, dentro e fuori dal campo. Ci saranno anche momenti brutti, ma le cose vanno bene nel club e anche in nazionale. Adesso, invece di avere dubbi quando gioco, so che quello che sto facendo è la cosa giusta".
Infine parole d'oro per Antonio Conte che lo sta allenando e facendo crescere al Tottenham: "È molto severo, ha molte regole. Allo stesso tempo, è molto gentile, gli importa davvero della persona dietro il giocatore. Si prende cura di tutti sul campo di allenamento, compresi i giovani. Ci sono degli allenatori non allenano nemmeno la squadra, ma lasciano che se ne occupino gli assistenti, lui è lì con ognuno e dà tutto ciò che ha ogni giorno. Lo ammiro".