Kulusevski ha trovato la giusta dimensione lontano dalla Juve: “Il Milan è sempre stata la squadra migliore al mondo”
Dejan Kulusevski torna in Italia. Conosce bene il "Meazza", sa qual è l'atmosfera che ti attende quando in calendario c'è un big match. E l'andata degli ottavi di Champions League con il Milan è incontro da Luci a San Siro, riflettori puntati, musichetta della Coppa che rimbomba nelle orecchie, brivido che corre lungo la schiena, posta in palio alta, gol e minuti che pesano.
Un anno fa lui e Rodrigo Bentancur (che non ci sarà per il grave infortunio al ginocchio) sono finiti al Tottenham di Antonio Conte portando nelle casse della Juventus un bel po' di soldi (un affare da 60 milioni di euro). Da allora sono cambiate molte cose, soprattutto a Torino dove i bianconeri vivono un momento difficile per la penalizzazione in classifica (nell'attesa del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni) e per le possibili, ulteriori sanzioni a corredo delle manovre stipendi e delle decisioni della Uefa a livello continentale.
È cambiato molto anche per l'ex di Atalanta e Parma che in Premier League ha trovato il giusto ambientamento. Da lontano gli appare la giusta dimensione delle cose e quando in conferenza stampa gli chiedono dei rossoneri lui replica con parole che un po' stridono alle orecchie della ‘vecchia signora'.
"Il Milan è sempre stata la squadra migliore al mondo – ha ammesso Kulusevski – e per loro abbiamo grandissimo rispetto". La squadra di Pioli zoppica in campionato, la vittoria con il Torino ha messo un argine alla crisi di risultati. L'appuntamento europeo potrebbe restituire fiducia e smalto smarriti in Serie A: tra le fila del ‘diavolo' c'è un calciatore in particolare con il quale potrebbe ingaggiare duelli: è Theo Hernandez. "È molto forte, ho giocato un paio di volte contro di lui ma io devo pensare a noi e al Milan ragionando da squadra".
Tottenham e Milan sono quinti in classifica, condividono anche un rendimento a singhiozzo. Kulusevski spiega così quello degli Spurs: "Avere la stessa mentalità in tutte le partite è la cosa più difficile. In Premier quando non sei al top te la fanno pagare".
I londinesi arrivano alla sfida di questa sera in emergenza per le tante assenze, in particolare a centrocampo: oltre a Bentancur, mancheranno anche Hojbjerg (squalificato), Bissouma (operato alla caviglia) e Sessegnon. Non ci sarà tra i pali nemmeno Lloris. "Rodrigo è forte – ha concluso l'ex bianconero -. Ci mancherà molto ma sono convinto che tornerà più forte di prima. Lo considero un leader fuori e dentro il campo. Lo aiuteremo come squadra".
