Kulusevski è un altro dopo l’addio alla Juve: gol da sogno con la Svezia, parte da metà campo
Ci sono dei momenti nella vita di una persona che possono fare la differenza, indirizzando il prosieguo della propria esistenza in una direzione piuttosto che in un'altra. Vale a tutti i livelli e in qualsiasi ambito, anche nel calcio. Dejan Kulusevski potrebbe benedire per sempre il momento in cui ha accettato di lasciare la Juventus per trasferirsi al Tottenham lo scorso 31 gennaio, proprio sul gong della sessione invernale di calciomercato, approdando alla corte di Antonio Conte assieme all'altro bianconero Rodrigo Bentancur.
Operazione che ha fatto le fortune di tutte le parti coinvolte: la Juve ha fatto cassa pesante con due giocatori fuori progetto (l'introito complessivo potrebbe arrivare a 70 milioni di euro), i calciatori sono rinati a Londra diventando due pilastri del Tottenham, Conte è riuscito grazie anche al loro contributo ad agguantare nel rush finale la qualificazione alla Champions League. In particolare Kulusevski è diventato un idolo dei tifosi e non solo per le statistiche che ha messo in campo in pochi mesi (5 gol e 8 assist in 20 presenze totali) e che ne certificano l'ambientamento rapidissimo.
Il 22enne svedese, che con Allegri era appassito tra tanti cambi di ruolo, finendo a scaldare la panchina in maniera pressocché fissa, in maglia Spurs è tornato ad essere l'esterno travolgente ammirato al Parma, un giocatore in grado di scavare i fossi sulla corsia sinistra e lasciarsi alle spalle gli avversari impotenti, concludendo con l'amato mancino o scodellando passaggi al bacio ai compagni. La doppietta al Norwich nell'ultimo turno di Premier League, che ha dato al Tottenham l'accesso alla Champions a discapito dell'Arsenal, è stato il suggello del rapporto d'amore tra il calciatore e la sua nuova piazza.
Kulusevski è un punto fermo anche della Nazionale svedese e ieri ha giocato l'intero match di Nations League in casa della Slovenia, vinto per 2-0 dagli uomini di Andersson. Le reti sono state segnate da Forsberg su rigore al 39′ del primo tempo e poi proprio da Kulusevski a due minuti dalla fine. Un gol bellissimo quello del giocatore nato a Stoccolma, che si è involato dalla propria trequarti per raccogliere un rinvio della difesa svedese, ha controllato il pallone appena superata la metà campo, lo ha tenuto incollato al piede sinistro, e poi una volta entrato in area ha finto di rientrare per calciare col mancino ma invece ha eluso il difensore andando dalla parte opposta. Infine ha infilato il sette con un destro potente da posizione angolatissima, facendo secco Oblak, non l'ultimo arrivato. La Juve e i cattivi pensieri sono il passato: oggi Kulusevski sembra davvero un altro giocatore.