Kubo realizza il suo sogno da bambino, apparirà in Doraemon: al Villarreal cantava la sigla ai compagni
Quando Takefusa Kubo nacque, nel 2001, il mito di "Doraemon" imperversava già da oltre 30 in Giappone e in tutto il mondo, trasformandosi in uno degli anime culto in patria e poi a livello internazionale. L'oggi 23enne attaccante della nazionale giapponese e del Real Sociedad, cresciuto a calcio e anime, potrà realizzare il proprio sogno di bambino: è stato contattato dalla produzione e sarà il protagonista assoluto di un episodio speciale dell'anime che andrà in onda in Spagna, a Capodanno.
La carriera di Kubo tra la Spagna e il Giappone, passando da Barça e Real
Dopotutto Kubo è ad oggi uno dei principali, più conosciuti e amati giocatori in Giappone malgrado abbia lasciato l'Oriente sin da giovanissimo quando, a soli 8 anni, finì nella ‘Cantera' del Barcellona che però non poté trattenerlo. Problemi di tesseramento che costrinsero il giovanissimo Kubo a crescere in patria, tra l'FC Tokyo e lo Yokohama F. Marinos. Una fortuna, perché è proprio in quegli anni che acquisisce i fondamentali tecnico-tattici che lo fanno diventare tra i più apprezzati giocatori giapponesi. Il suo mito calcistico si radica in patria, con i tifosi che lo seguiranno attentamente quando nel 2019 il Real Madrid lo acquista a titolo definitivo.
Il club blanco lo tiene in Spagna, facendogli girare diverse squadre di Liga (Maiorca, Getafe, Villarreal) fino al 2022 quando viene ceduto alla Real Sociedad dove milita tutt'ora. Kubo ha finalmente trovato un ruolo centrale, diventando uno dei calciatori più apprezzati e osannati dal pubblico dell'Anoeta. Sino ad oggi, ha collezionato 107 presenze complessive con la Real Sociedad, firmando 20 reti e confezionando 16 assist. Una carriera seguita da vicinissimo da parte dei tifosi nipponici, anche perché è titolare fisso in Nazionale maggiore dopo aver fatto tutta la trafila, dall'under 15 in poi.
La passione di Kubo per l'anime "Doraemon": canta la sigla davanti ai compagni
Che Kubo sia cresciuto nel mito di "Doraemon" come milioni di altri bambini giapponesi, e non solo, è testimoniata anche da un video che risale oramai al 2020. Quando il giovane trequartista giapponese era finito in prestito al Villarreal, con cui ha giocato 13 partite tra il 2020 e il 2021. Nel filmato si vede proprio l'allora diciannovenne giocatore cantare – ovviamente in lingua originale – la sigla di "Doraemon" al cospetto dei suoi compagni di squadra durante un evento organizzato dal club. Con tanto di applausi e ovazione finale.
Perché proprio Kubo è finito in una puntata di "Doraemon" come protagonista assoluto
Proprio questo legame che unisce la Spagna e il Giappone ha portato alla scelta di inserire Takefusa Kubo in una puntata speciale di "Doraemon" che non a caso si intitolerà "Capodanno in Spagna". La creatura nata dal genio di Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko (più noti con lo pseudonimo Fujiko Fujio) infatti sarà ambientata proprio a Madrid dove i due protagonisti, Nobita e il gatto robot Doraemon incontreranno il giocatore che rappresenterà se stesso dando sfoggio alle proprie qualità calcistiche.
Il tutto è stato orchestrato, ovviamente, per un preciso scopo commerciale: "Doraemon" in Spagna ha riscontrato un enorme successo e la casa di produzione ha deciso di onorare tale affetto nel 30° anniversario del primo episodio andato in onda in TV.