Kristensen ammonito due volte ma non espulso in Torino-Roma: la verità sulla clamorosa bufala
Rasmus Kristensen della Roma ammonito due volte contro il Torino ma non espulso dall'arbitro Guida. Il video che fa il giro sui social alimenta una storia che non esiste, una bufala clamorosa. Che sia stata messa in giro ad arte oppure si tratti di svista clamorosa e complottismo a buon mercato poco importa: la realtà dei fatti – come testimoniato dalle stesse immagini – è che di cartellino giallo il difensore danese ne ha ricevuto uno solo.
È stato ‘scientifico', volontario, intelligente il fallo commesso a mo' di sacrificio personale nel finale della sfida con i granata. Serviva a spezzare il ritmo dell'azione, stoppare sul nascere una discesa potenzialmente pericolosa, intervenire senza fare troppi complimenti per evitare la furia del Toro alla ricerca della rete creasse sconquassi, disinnescare con estremi rimedi un contropiede.
Ecco perché non ha protestato quando, all'84°, il direttore di gara ha sanzionato con l'ammonizione il pestone rifilato a Karamoh che aveva recuperato palla e stava puntando l'area della Roma. È stato quello l'unico, vero cartellino incassato nella serata (l'altro era toccato al compagno di squadra, Paredes, per aver calciato il pallone contro un avversario a gioco fermo). Da dove nasce l'errata interpretazione a corredo del video condiviso sui social?
Basta dare un'occhiata con un po' più d'attenzione alla sequenza videoclip dell'azione per avere contezza di cosa è accaduto al 74° (prima del calcione a Karamoh): il direttore di gara alza solo mano sinistra e fischia il fallo in favore del Torino ma nulla estrae dal taschino all'indirizzo di Kristensen, che era intervenuto in maniera scorretta su Vlasic innescato dal lungo rilancio di Milinkovic-Savic. Guida ha nulla tra le mani che non sia il fischietto.
Tutto vero, invece, quanto accaduto in altri due frangenti del match che hanno visto Kristensen protagonista. Si tratta di due casi da moviola che hanno visto prima la Roma poi il Toro alzare a voce per situazioni di gioco dubbie ma valutate correttamente dall'arbitro.
Intorno alla mezz'ora, proprio su colpo di testa dello scandinavo, la palla sbatte sul braccio di Lazaro in area: il rapido check col Var spegne sul nascere il dissenso dei giallorossi (che chiedono il penalty) perché l'arto del calciatore viene ritenuto attaccato al corpo. Nella ripresa c'è ancora lo zampino del danese: al momento del suo tocco Lukaku è in posizione regolare e il momentaneo vantaggio della Roma è ‘pulito'. Zapata farà 1-1.