Koundé gioca Francia-Polonia con una collanina, è vietato: per 42 minuti non se ne accorge nessuno
Incredibile e grave disattenzione ai Mondiali in Qatar durante l'ottavo di finale tra Francia e Polonia: ci sono voluti 40 minuti circa prima di accorgersi che il giocatore dei transalpini, Jules Koundé stava giocando con una collanina al collo. Accortosi della situazione, il direttore di gara il venezuelano Valenzuela, ha provveduto perché lo staff francese provvedesse alla rimozione dell'oggetto, fermando per qualche istante il match.
Una leggerezza che poteva costare anche cara, perché la presenza di collane, braccialetti e altri oggetti indossati dai giocatori potrebbero provocare situazioni pericolose per sé e per gli avversari. La FIFA e l'UEFA hanno infatti bandito qualsiasi elemento sul corpo dei calciatori che non sia strettamente legato all'abbigliamento ufficiale di gara. Nessun anello, tanto meno collane o orecchini. Consentite solamente le mascherine protettive, obbligatori i parastinchi e unicamente polsini o fascette per i capelli.
All'interno del regolamento internazionale, infatti, per motivi di sicurezza, si legge chiaramente come "un giocatore non deve utilizzare oggetti o indossare qualsiasi cosa che sia considerata pericolosa. Tutti i gioielli (collane, anelli, bracciali, orecchini, cinturini in pelle, elastici, ecc.) sono vietati e devono essere rimossi. L'uso del nastro adesivo per coprire i gioielli non è consentito".
Le regole stabiliscono anche che giocatori titolari ed eventuali sostituti debbano essere controllati prima di entrare in campo e le procedure stabiliscono che se un giocatore indossa qualcosa che sia ritenuto pericoloso, l'arbitro ha l'obbligo di fargli togliere il tutto e se il giocatore non si adegua, dev'essere invitato a lasciare il campo, dopo essere stato ammonito.
Eppure, ai Mondiali 2022 è andato in scena un fuoriprogramma d'altri tempi, con un giocatore, Koundé, che è sceso in campo con una evidente collanina al collo indossata per oltre 40 minuti. Errore da parte dello staff transalpino che dovrebbe verificare che tutto sia a norma e dello stesso giocatore, ma anche della quaterna arbitrale che non se ne è accorta se non quasi a fine primo tempo. Così, al 42′ minuto, il gioco è stato interrotto e l'arbitro Valenzuela ha invitato gli assistenti di Michniewicz a provvedere alla rimozione dell'oggetto dal collo del difensore della Francia e del Barcellona, fermando il gioco per alcuni istanti. Il tutto, ovviamente, mentre le telecamere inquadravano la curiosissima scena, andata in diretta in mondovisione.