Koulibaly spazza via le menzogne su Napoli con una sola foto: “Città antirazzista”

Un articolo de Il Giornale sulla possibilità che Kalidou Koulibaly lasci il Napoli e la città di Napoli in questa sessione di mercato è divenuto l'ambito per raccontare una serie di bugie sull'accoglienza riservata al calciatore senegalese quando arrivò dal Genk. "Le peggio cose", viene raccontato così il calvario (!) che il calciatore è stato costretto a sopportare per la diffidenza e il razzismo dei partenopei nei suoi confronti. Alle polemiche scatenate da quel pezzo e, più ancora, al risentimento per una serie di luoghi comuni inventati dal nulla ha fatto seguito la story pubblicata su Instagram dallo stesso KK.
In maniera inequivocabile ha preso posizione e s'è schierato dalla parte della comunità che lo considera un idolo e lo ha difeso sempre, anche con iniziative plateali quando è stato oggetto di insulti e offese ricevute per il colore della pelle in altri stadi d'Italia. Dove? In particolare al Nord: al Meazza di Milano, in occasione di una partita contro l'Inter nella quale venne ammonito e poi espulso per aver protestato contro l'arbitro che non fermava il gioco, come da regolamento; al Bentegodi di Verona, con il verso della scimmia proveniente dalle tribune che rimbombava nell'impianto; all'Olimpico di Roma quando, in una sfida contro la Lazio, il direttore di gara (allora era Irrati) minacciò di sospendere l'incontro se fossero continuati quegli ululati biasimevoli.

"Napoli città antirazzista", ha scritto Koulibaly a corredo di una foto che ricorda la coreografia esibita dai sostenitori al Maradona (allora si chiamava ancora San Paolo) prima di un match di campionato. È stata la migliore risposta si potesse dare rispetto a quanto veicolato a mezzo stampa.

Qual è il passaggio inaccettabile e che ha fatto trasalire i napoletani? Uno in particolare, laddove l'intuizione di Rafa Benitez (che lo volle al Napoli perché avevo visto in lui le giuste qualità tecniche e fisiche) e l'accondiscendenza del presidente, De Laurentiis, rispetto alle richieste dell'allenatore sono state definite così: "Koulibaly a Napoli ha dovuto subire le peggio cose – si legge nell'articolo -, perfino schivato per strada, la scimmia, i tifosi si chiedevano se per caso De Laurentiis avesse in progetto di esportare i suoi cinepanettoni nelle Fiandre perché 8 milioni per quella massa di chili col calcio proprio non c'entrava per niente".