Koulibaly è inchiodato come un palo, i tifosi del Chelsea lo massacrano: “Ma perché?”
Continua il momento difficile del Chelsea di Potter, battuto mercoledì sera a Etihad Stadium dal Manchester City nei sedicesimi di Coppa di Lega. Il match, terminato 2-0, è stato deciso dalle reti nel secondo tempo di Mahrez e Alvarez, partito titolare al posto di Haaland che ha avuto un turno di riposo da Guardiola. I Blues sono dunque già fuori da uno dei traguardi stagionali, mentre in Premier League non va meglio, visto che hanno ottenuto solo 2 punti nelle ultime 4 partite, con le ultime due gare perse contro Brighton e Arsenal.
Insomma, dopo l'iniziale luna di miele con Potter – che aveva iniziato la sua successione a Tuchel con nove risultati utili di fila – adesso per il 47enne tecnico inglese sono cominciati i problemi: se il cammino in Champions è finora soddisfacente (primo nel girone del Milan, il Chelsea affronterà negli ottavi il Borussia Dortmund), il settimo posto in Premier a ben 13 punti dall'Arsenal capolista non può soddisfare i tifosi londinesi. Che peraltro al termine della partita se la sono presa in massa con Kalidou Koulibaly.
Il match infatti si è sbloccato al 53′ su un episodio, il calcio di punizione dal limite dell'area trasformato sapientemente da Mahrez col mancino a scavalcare la barriera. L'algerino è stato abile a infilare la sfera in un pertugio: la sua conclusione si è insaccata sul primo palo, quello lontano dal portiere e coperto dagli uomini in barriera. Da quasi tutti gli uomini in barriera. Già, perché nei replay in posizione frontale e da dietro la porta si nota come tutti i giocatori del Chelsea saltino, tranne uno che resta inchiodato al terreno come un palo: Koulibaly.
Una disattenzione fatale, quella dell'ex Napoli, visto che il pallone calciato da Mahrez è passato esattamente pochi centimetri sopra la sua testa: sarebbe bastato un salto anche minimo per intercettarla e far restare la gara sullo 0-0. I tifosi Blues non gliel'hanno perdonata e lo hanno massacrato sui social, chiedendosi perché si fosse letteralmente addormentato e non avesse saltato come tutti i suoi compagni. "È un mistero", "si è fatto un pisolino", "chissà a cosa stava pensando", "patetico", "una disgrazia": questi alcuni dei commenti che hanno messo in croce il 31enne difensore senegalese, il cui inizio di avventura a Londra non è stato esattamente come sperava, tra panchine all'inizio della gestione Potter e svarioni in campo che raramente eravamo abituati a vedere in Italia.