Kouamé segna e omaggia Romelu Lukaku, esulta zittendo tutti a Monza: è un gesto di lotta al razzismo
La grazia concessa dal presidente Gravina a Romelu Lukaku che ha cancellato la seconda ammonizione del belga e dunque la squalifica per il match di ritorno della semifinale di Coppa Italia non ha rinvigorito soltanto il centravanti belga dell'Inter (autore di una doppietta contro l'Empoli) ma ha anche fatto sì che l'esultanza per la quale Big Rom era stato ammonito (e quindi espulso per somma di ammonizioni) nella gara d'andata con la Juventus si trasformi in un simbolo di lotta contro il razzismo negli stadi. E quanto avvenuto all'U-Power Stadium in occasione di Monza-Fiorentina ne è la conferma.
All'ottavo minuto di gioco infatti l'esterno viola Christian Kouamé con un colpo di testa su cross di Biraghi realizza il gol del vantaggio ospite e per festeggiare la rete decide di replicare la ormai classica esultanza di Romelu Lukaku posizionandosi immobile a bordo campo rivolto verso la curva avversaria e portandosi una mano sulla testa e il dito indice dell'altra davanti alla bocca a voler zittire tutti.
Un gesto potente quello dell'attaccante ivoriano della Fiorentina che conferma di fatto come, dopo quanto accaduto in Juventus-Inter di Coppa Italia, quell'esultanza nata del belga per zittire i critici in un momento di forma non esaltante (non a caso è nata quando ha ritrovato il gol con la maglia del Belgio) è diventata invece adesso un gesto dal significato ben più profondo: è un chiaro segnale contro ogni forma di discriminazione razziale.
Alla luce del forte gesto fatto dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina (che concedendo ha concesso la grazia Lukaku proprio perché quell'esultanza era arrivata in risposta ad una serie di offese razziste perpetrate nel corso del match da una parte dei tifosi della Juventus), l'arbitro di Monza-Fiorentina, Sacchi, ha deciso di non ammonire Christian Kouamé per quella che è ormai riconosciuta da tutti come una presa di posizione nella lotta al razzismo in Italia e non solo.