Klopp s’era segnato quella parola, la rinfaccia al giornalista: “Non usarla o non chiedermi niente”
Teso come una corda di violino. Basta poco perché vibri e prenda una stecca. Jurgen Klopp deve sentire addosso tutta la pressione del momento poco felice che sta attraversando il Liverpool. Decimo in Premier League, staccato di 6 punti dalla zona Champions e con una folla di squadre davanti. In bilico nel girone di Coppa, dove la qualificazione è possibile ma la batosta rimediata a Napoli (4-1) e il successo sofferto sullo stesso Ajax che i partenopei hanno tramortito a domicilio hanno alimentato perplessità intorno ai vice campioni d'Europa.
La crisi del settimo anno. È finito un ciclo? Inizia a farsi largo l'idea che forse la sua esperienza alla guida dei Reds sia al capolinea, che la squadra abbia bisogno di essere rigenerata, che un gruppo di calciatori usurati, spompati, svuotati abbia dato tutto per seguire il tecnico, che la sua aura magica s'è quasi dissolta. E che al gruppo serve forse una "scintilla" affinché il lavoro del tecnico tedesco nel Merseyside apra nuovi scenari.
Scintilla – e con essa la riflessione che c'è dietro – è la parola che fa trasecolare Klopp appena l'ascolta. Se l'era segnata, gli aveva dato fastidio. E alla prima occasione ha tolto il sassolino dalla scarpa. Era stata pronunciata per la prima volta dal connazionale ed ex dei Reds, Dietmar Hamann, per raccontare a talkSPORT la percezione di stanchezza, normalità della squadra che "sembra semplicemente piatta". E ancora: "Per come la vedo io non riesco proprio a capire chi possa dare questa scintilla".
E così in conferenza stampa alla vigilia della sfida coi Rangers, quando un giornalista gli porge una domanda dello stesso tenore, Klopp reagisce stizzito. "Ho sentito la frase dopo la partita contro l'Arsenal che diceva che il Liverpool ‘ha bisogno di una scintilla', cosa ne pensi…", dice il reporter. Il tecnico ha uno scatto, guarda fisso dinanzi a sé, serra la mascella e aggrotta le sopracciglia. L'impressione è che stia per esplodere e si trattenga per non sbottare.
"Chi ha detto questo?", la replica che dà inizio a un siparietto scandito dal sarcasmo dell'allenatore che definisce Hamann "una fonte fantastica… ben rispettato ovunque" e poi affonda il colpo: "Questo non ti dà il diritto di dire quello che vuoi, soprattutto quando non sai di cosa stai parlando".
Il dialogo non finisce lì, il giornalista insiste e prova a rimodulare la domanda ma il termine scintilla è qualcosa che fa venire l'orticaria a Klopp. Prende una bottiglietta che ha dinanzi a sé, la stringe in pugno e attacca ancora: "In realtà penso che Didi Hamann non meriti che tu usi la sua frase per farmi una domanda. Fammi un favore e fai la tua domanda… Cerca di fare una domanda senza usare la parola scintilla, ce la puoi fare…".
Quesito riformulato. Klopp fa una smorfia, accennando a un sorriso e risponde come se leggesse un gobbo, una frase di quelle sempre buone anche se cambia il contesto. "Dobbiamo continuare a lottare".