Klopp inferocito in conferenza a Napoli: “Domanda imbarazzante, vuoi il titolone!”. E se ne va
Martedì sera è iniziata la fase a gironi della Champions League, con le prime due squadre italiane impegnate: la Juve è partita con una sconfitta in casa del PSG, il Milan ha pareggiato a Salisburgo. Mentre gli occhi di tutti erano sulle prodezze dei vai Mbappé, Haaland e Modric, a Napoli andava in scena la conferenza di vigilia di Jurgen Klopp, impegnato stasera col suo Liverpool al Maradona contro gli azzurri.
La chiacchierata con la stampa è filata liscia tra sorrisi e battute del tedesco, prodigo di elogi per la formazione partenopea e il suo tecnico Spalletti, ma le cose sono drasticamente cambiate dopo l'ultima domanda. L'espressione del volto di Klopp si è fatta tesa, l'atmosfera nella sala stampa del Maradona all'improvviso è diventata pesante. È accaduto quando un giornalista ha chiesto conto all'allenatore del Liverpool degli avvertimenti fatti dal club inglese ai propri tifosi circa il comportamento da tenere durante la trasferta a Napoli, evitando il centro città per non "essere presi di mira e subire furto, rapina o aggressione".
"Buonasera mister, non è la prima volta che viene in questa città, vorrei sapere se trova pericolosa Napoli, perché oggi l'account Twitter della vostra società ha postato un messaggio in cui ha messo in guardia i propri tifosi su eventuali pericoli in città. Si sente di tranquillizzare i suoi tifosi e dire che comunque Napoli è stata sempre accogliente oppure ha un'altra idea? Che idea si è fatto della nostra città?", è stata la domanda posta a Klopp, il cui volto durante la successiva traduzione è passato dal sorriso alla costernazione ed infine alla rabbia.
Il tecnico dei Reds ha allargato le braccia e poi è sbottato nei confronti del giornalista, rivolgendosi a lui a muso duro: "Questa è una domanda imbarazzante da parte tua. Vuoi un titolone. Io proprio non lo capisco. Tu sei di Napoli? Pensi che sia una città pericolosa? Io non lo so, non vivo una vita normale a Napoli. Sono protetto qui, vado in albergo e ora mi chiedi cosa penso di Napoli. Tu sai esattamente di cosa si parlava: se alcuni tifosi incontrano altri tifosi, può succedere qualcosa. Questo non ha niente a che fare con la città, quindi non lo so. Ma non sono qui per darti titoli, se non sapete più cosa chiedermi non è un problema, perché vorrei andare in albergo ad essere onesto e concentrarmi soltanto sulla partita di domani. E sembra che non sapete più cosa chiedermi…".
A quel punto, nel silenzio della sala, Klopp ha invitato con ampi gesti il traduttore al suo fianco a sbrigarsi a riportare le sue parole, fremendo per alzarsi dalla sedia, cosa che ha subito fatto appena è finita la traduzione. "Arrivederci a domani", è stato il laconico saluto del tedesco che non ha atteso ulteriori domande e se n'è andato.