Klopp furioso sui Mondiali, chiama in causa Uefa e FIFA: “Tutti sanno ma nessuno parla”
Il Liverpool esordirà nella prima giornata di Premier League contro il Fulham e nella prima conferenza stampa della stagione che precede una sfida ufficiale si infuria. Il tecnico dei Reds ha parlato di mercato, della crescita della sua squadra, sei singoli ma anche di altri argomenti riguardanti la nuova stagione che si sta aprendo. Il calendario fitto di impegni ha spaventato da tempo diversi allenatori europei che sono stati spesso contrariati dalla vicinanza delle partita. In Italia José Mourinho aveva sollevato più volte questo argomento riferendosi ai tanti impegni della Roma tra campionato, Coppa Italia e soprattutto Conference League poi vinta dai giallorossi.
In questa annata è invece Klopp a riprendere lo Special One sottolineando come i prossimi Mondiali 2022 in Qatar siano stati concepiti in maniera completamente sbagliata. In una conferenza stampa fiume in cui questo argomento è stato affrontato con grande precisione dall'allenatore del Liverpool, il tecnico tedesco non ha trascurato alcun dettaglio chiamando in causa sia la Uefa che la FIFA chiedendo loro di intervenire per mettere fine a un problema che da troppo tempo va avanti nel mondo del calcio: la mancata considerazione dei calciatori.
"I Mondiali saranno un problema per tutti i giocatori che dovranno giocarli – ha detto con forza durante la conferenza stampa – Questo semplicemente non va bene" sottolinea Klopp che non si spiega come sia stata decisa una data così inusuale per disputare una competizione così importante. "Questa cosa è stata decisa molto tempo fa e per qualche motivo ormai è andata così". La furia di Klopp cresce col passare dei secondi e nel corso della sua conferenza stampa l'argomento diventa sempre più caldo e il tecnico non si trattiene:
"Non ero arrabbiato prima di entrare qui ma quando iniziamo a parlarne mi arrabbio davvero – ha aggiunto l'allenatore tedesco – Tutti sanno che il calendario che non va bene". Tuttavia sarà una Coppa del Mondo più breve del solito, con 64 partite in soli 28 giorni, quattro giorni in meno rispetto al 2018 ma nonostante tutto Klopp non la prende bene e il fatto di dover fare una pausa così lunga tra novembre e gennaio lo irrita parecchio. "Il problema è che nessuno ne parla abbastanza da permettere di cambiare il calendario – aggiunge ancora – Qualcosa deve cambiare, non si può pensare di vedere giocatori sempre al top e dire: ‘Oh mio Dio sono eccezionali'".
Per Klopp l'aspetto più importante della vicenda è la mancata considerazione della forma fisica e mentale dei calciatori che sono i protagonisti in campo: "I giocatori dovrebbero essere la parte più importante di questo sport ma questo non è ancora avvenuto – spiega – Non funziona così, c'è sicuramente un limite. Bisogna parlarne e dire: ‘Uefa e FIFA, fermiamoci'". La chiosa finale di Klopp è un riassunto perfetto del suo pensiero: "Questi Mondiali si tengono nel momento sbagliato e per le ragioni sbagliate".