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Kjaer vince il premio ‘Davide Astori’: “Felice e orgoglioso di onorare il suo nome”

Il danese è stato premiato alla Hall of fame del calcio italiano e ha ricordato i momenti vissuti per l’arresto cardiaco di Eriksen lo scorso 12 giugno con la sua Danimarca.
A cura di Enrico Scoccimarro
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Il ricordo di Davide Astori è sempre vivo nel cuore degli appassionati di calcio e non solo. Ancora di più dal 2019, quando il premio "fair play" della "Hall of fame del calcio italiano" ha preso proprio il suo nome. In questa edizione, il premio è stato vinto da Simon Kjaer, difensore del Milan. Il gesto per cui il danese è stato riconosciuto, è chiaramente quello compiuto lo scorso 12 giugno 2021 allo Stadio Parken di Copenaghen, durante Danimarca-Finlandia. Al 43′ del primo tempo, Christian Eriksen si accascia a terra, vittima di un arresto cardiaco, e il suo compagno di squadra e capitano ha il coraggio e la prontezza di spirito per prestargli subito soccorso, contribuendo a salvargli la vita. Successivamente il difensore del Milan, in quegli attimi di grande apprensione, aveva cercato anche di confortare la moglie del proprio compagno di squadra.

"Ricordo molto bene Davide in campo e ovviamente ricordo bene anche la sua tragica fine – racconta Kjaer visibilmente emozionato – Sia Pioli che i miei compagni mi hanno parlato di lui, so che la sua morte è stata scioccante per tutta Italia e per tutto il mondo del calcio. È una tragedia che rende ancora tristi e che lo farà per sempre. Ricevere il premio dedicato a Davide – prosegue – significa molto, mi rende felice e orgoglioso, per me è un'opportunità di onorare il suo nome".

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Il premio gli è stato assegnato nelle scorse settimane e la cerimonia si terrà a Firenze il 23 maggio, in Palazzo Vecchio. Il danese è tornato su quell'episodio dello scorso giugno: "Alcune cose e alcuni momenti di quel giorno rimarranno con me per sempre. La cosa principale però è che ora Christian stia bene, che sia tornato assieme alla sua famiglia e in campo, e che abbia ripreso a fare la cosa che ama di più, ovvero giocare a calcio. In quei momenti terribili ci siamo comportati da vera squadra, ognuno di noi ha fatto il massimo per aiutare un nostro compagno e un nostro amico". 

Kjaer, per l'occasione, ha rivelato anche un retroscena sulla sua passione per il calcio italiano: "In Serie A mi sento a casa, mi è piaciuto giocare ne ‘La Liga' con il Siviglia, ma quando ho avuto la possibilità di rientrare in Italia non ci ho pensato due volte. E ora – ammette – lo dico con il cuore, sono felicissimo di essere al Milan. A volte i sogni si avverano: ricordo che tanti anni fa, quando ancora giocavo a Palermo, dissi al mio agente che mi sarebbe piaciuto tantissimo farlo nel Milan. E ora eccomi qui".

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