Kjaer e la difesa del Milan da incubo anche col Sassuolo: una storia che si ripete da troppo tempo
La difesa del Milan è un vero incubo anche col Sassuolo: è una storia che si ripete da troppo tempo. I rossoneri hanno giocato una brutta partita a livello difensivo contro i neroverdi e il pareggio per 3-3 alla fine ne è la riprova. Una prestazione davvero difficile da spiegare, soprattutto per i primi 10 minuti quando il Diavolo ha subito due gol.
In occasione della prima rete Pinamonti ha calciato da solo a centro area senza che nessuno lo contrastasse ma una situazione che si ripete da troppo tempo si è verificata sul secondo gol firmato da Laurienté: Thorstvedt manda il calciatore francese nello spazio alle spalle di Florenzi che viene bruciato nello scatto ma è l'uscita di Kjaer sul centrocampista neroverde che lascia un buco alle spalle della zona destra e permette al numero 45 di calciare in porta. Sportiello respinge la prima conclusione dell'avversario ma non può nulla sul tap-in.
Non è la prima volta che il Milan subisce gol in questo modo in questa stagione e non aver rimediato questa difficoltà ha creato non pochi problemi nel cammino rossonero.
Un'altra situazione, che però non si è tramutata in gol, ma ha fatto discutere si è verificata nella ripresa con il Sassuolo in vantaggio per 3-1 e i neroverdi si sono trovati in quattro contro due nei pressi dell'area di Sportiello: l'azione è sfumata ma la difficoltà del Milan in fase difensiva è parsa troppo evidente contro una squadra che si sta giocando la permanenza in Serie A.
Su ventidue trasferte stagionali, in tutte le competizioni, la squadra rossonera in undici di queste ha subìto due o più gol: aspettando le altre gare della 32a giornata, il Milan ha la quarta peggior difesa esterna del campionato con 29 reti incassate e solamente Sassuolo (33), Salernitana (36), Frosinone (37) al momento hanno fatto peggio.
All'inizio del secondo tempo Simon Kjaer è stato sostituito per infortunio e al suo posto Stefano Pioli ha deciso di nserire Matteo Gabbia.
Come riportato dal bordocampista di DAZN, il danese ha abbandonato il terreno di gioco del Mapei Stadium a causa di un affaticamento muscolare e si è recato direttamente negli spogliatoi, senza neanche passare davanti alla panchina rossonera.