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Guerra in Ucraina

Keylor Navas apre casa a 30 rifugiati ucraini: compra 30 letti e li mette in sala cinema

Keylor Navas ha deciso di aprire le porta della sua casa a 30 rifugiati ucraini in fuga dalla guerra. Il portiere del PSG ha comprato 30 letti sistemandoli nella sala cinema.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La guerra in Ucraina dopo l'invasione dei militari russi dello scorso 24 febbraio continua a lasciare sgomento il mondo intero. Morti, bombe e fughe continue, hanno cambiato completamente la vita di milioni di ucraini costretti a fuggire dalla propria terra d'origine. Un conflitto che non ha lasciato indifferente il mondo dello sport che con contributi e azioni forti, sta provando a dare un aiuto concreto a tutte le persone che scappano da questo inferno. L'ultimo in ordine di tempo che ha voluto tendere una mano ai cittadini ucraini è stato Keylor Navas.

Il portiere del PSG, spesso in lotta con Gigio Donnarumma per un ruolo da titolare nella porta dei parigini, ha deciso di dare un aiuto concreto mettendo a disposizione la propria casa per ospitare diversi profughi dall'Ucraina. Ben 30 per la precisione che come rivela il quotidiano ‘Sport' sono stati portati in Spagna dall'associazione volontaria Gracia di Barcellona che si è recata al confine, a Cracovia, per portare cibo e trasportare proprio i cittadini ucraini in fuga lontani da quelle zone di guerra. Al rientro la sorpresa è stata propria la decisione di Navas.

L'estremo difensore della Costa Rica ha comprato infatti 30 letti sistemandoli tutti nella sala cinema presente nella sua casa. Nel frattempo sua moglie si apprestava a preparare cibo e vestiti e tutti i beni di prima necessità utili in questo momento. Tutto questo prima che l'ex giocatore del Real Madrid facesse le valigie per recarsi nel suo paese per competere con la nazionale costaricana negli impegni previsti per questo mese.

Un gesto importante e molto significativo da parte dell'estremo difensore del PSG che ha aperto le porte della sua casa pur di accogliere queste 30 persone in difficoltà e in fuga da una guerra che ha colto tutti impreparati e increduli di fronte a tali atrocità. Già sui social il portiere del club parigino, poco dopo lo scoppio della guerra, si era espresso con un tweet proprio nel giorno dell'inizio ufficiale dell'invasione dei mezzi militari russi: "Per un mondo in pace".

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