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Kessié messo alla porta senza pietà: il messaggio della curva del Milan è durissimo

Cori per Theo Hernandez e Tonali, fischi e mugugni per Kessié. Il centrocampista ivoriano viene contestato duramente dai tifosi che espongono anche uno striscione molto eloquente in Curva.
A cura di Maurizio De Santis
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Lo striscione dei tifosi del Milan è un messaggio forte e chiaro rivolto a Kessié.
Lo striscione dei tifosi del Milan è un messaggio forte e chiaro rivolto a Kessié.

Bordate di fischi e mugugni. San Siro, la parte più calda del tifo milanista, li riserva a Franck Kessié per tutto il match di campionato contro la Sampdoria. Una colonna sonora inattesa, che lascia stupito anche il calciatore. L'ivoriano non è nella formazione titolare, si accomoda in panchina e prova a far finta di nulla quando, al momento della lettura del suo nome, il "Meazza" rimbomba di sibili nei suoi confronti. Succederà la stessa cosa anche quando, nella ripresa, il centrocampista si alzerà per effettuare il riscaldamento e prendere il posto di Brahim Diaz. La contestazione rumorosa arriverà all'acme non appena la lavagnetta elettronica indicherà il suo numero di maglia: ancora fischi per il giocatore che i sostenitori hanno messo alla stregua dell'ex Gianluigi Donnarumma per la piega che ha preso il suo rapporto con il Milan.

"Chi ama il milan lo dimostra con i fatti, cordiali saluti agli insoddisfatti". Lo striscione esposto in Curva è un messaggio che non ha bisogno di molte interpretazioni né per il senso né per comprendere a chi sia indirizzato. Uno stillicidio che andrà avanti fino al termine della stagione a giudicare da come sembri impossibile ricucire lo strappo. Non sono bastati né il gol realizzato proprio da Kessié contro la Lazio in Coppa Italia né la sua esultanza sotto il settore più caldo della tifoseria milanista.

Linea dura di contestazione nei confronti di Kessié da parte dei tifosi del Milan per la vicenda del mancato rinnovo.
Linea dura di contestazione nei confronti di Kessié da parte dei tifosi del Milan per la vicenda del mancato rinnovo.

Linea dura di protesta. Non c'è mediazione al riguardo, soprattutto per il paragone (urlato a squarciagola) con Theo Hernandez che in settimana ha messo nero su bianco, accantonato le sirene che arrivavano dall'estero e scelto di proseguire la propria avventura col Milan. Lui ha rinnovato, l'ivoriano – che ha chiesto cifre ritenute fuori budget – no. Tonali (acclamato) s'è detto pronto a ridurre l'ingaggio per la fiducia che il club gli ha dato puntando su di lui a occhi chiusi per il futuro, l'ivoriano e i suoi agenti hanno giocato al rialzo. Barcellona, Juventus, Liverpool le squadre che sono sulle sue tracce e a giugno possono prenderlo a costo zero. Andrà via accompagnato dalla stessa bordata di fischi che oggi ne ha scandito la prestazione contro la Sampdoria.

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