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Kessié e il Milan, un altro caso Donnarumma: le richieste che il club ritiene inaccettabili

Le trattative per il rinnovo di Franck Kessié con il Milan sono ferme. Non c’è spiraglio di intesa per adesso tra le richieste del calciatore e quanto il club è disposto a mettere sul piatto. All’ivoriano è stato offerto uno stipendio triplo rispetto a quello attuale (oltre ai bonus) ma non basta ancora. Come Donnarumma, il club rischia di perderlo a parametro zero.
A cura di Maurizio De Santis
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Un altro tormentone come Gianluigi Donnarumma. Un altro calciatore che, a meno di cambi di rotta, arriverà a scadenza di contratto e andrà via a parametro zero. La vicenda del rinnovo di contratto (in scadenza a giugno 2022) di Franck Kessié è un mugugno di sottofondo che accompagna la stagione del giocatore e del Milan. Alimenta caos intorno, solleva polveroni, toglie serenità all'ivoriano che, da quando ha alzato l'asticella economica delle pretese, è finito nel mirino dei tifosi.

Sotto pressione. Il copione è quello di sempre e già visto anche di recente con l'ex portiere: prima si fa professione di fede pubblica poi arriva l'agente che al tavolo della diplomazia si accomoda con richieste molto alte; le parti si lasciano con un generico "vedremo, le farò sapere"; in campo le prestazioni del giocatore sono gravate da pressione eccessiva e quella scomoda etichetta di mercenario che pensa ai soldi e non è abbastanza concentrato. Sospetti che hanno fatto capolino anche nel derby contro l'Inter quando a Kessié non sono stati perdonati gli errori commessi in due momenti topici: il calcio di rigore in favore dei nerazzurri (cadendo nel tranello di Calhanoglu che ha cercato il contatto) e la conclusione sulla respinta dopo il palo centrato da Saelemakers.

A che punto è la situazione tra club e calciatore? In fase di stallo. Da un lato c'è una politica molto chiara da parte del Milan: non spingersi oltre un certo tetto, non cedere ai rialzi richiesti, mollare la presa. È successo con Donnarumma, perché dovrebbe essere diverso con l'ex Atalanta? Dall'altro ci sono i rappresentanti del calciatore che si guardano intorno, vantano interessi da parte di altre squadre e, soprattutto, chiedono soldi, tanti soldi al ‘diavolo' perché si arrivi a un'intesa. Più passa il tempo, più appare difficile che si realizzi: dal gennaio prossimo Kessié sarà libero di accordarsi con un altro club.

Conti alla mano. La differenza tra domanda degli agenti e offerta del Milan è cospicua. Per mettere nero su bianco l'entourage del giocatore chiede una somma che si attesta sui 9 milioni di euro: importo molto alto e ritenuto eccessivo, fuori dai parametri individuati. Secondo la società, invece, è più congruo ragionare di uno stipendio che, rispetto a quello attuale (2.2 milioni netti) può arrivare a 6/6.5 milioni di euro oltre ai bonus.

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