Ken Sema soffre di balbuzie ma non ha paura di fare l’intervista: ora è un esempio per tutti
Ken Nlata Sema ha la balbuzie ma ha vinto ogni timore scegliendo di presentarsi dinanzi ai microfoni per le interviste nonostante il difetto di pronuncia. Il giocatore del Watford, 29 anni, è stato decisivo nella partita di Championship (la Serie B inglese) con il West Bromwich, battuto per 3-2: sua la doppietta che ha permesso alla squadra di Bilic di spezzare il filotto negativo di incontri (cinque gare senza vittoria) e tornare al successo agganciando la quinta posizione in classifica.
Felice per il risultato e la prestazione (propria e di squadra) lo svedese (di origine congolese) ha messo da parte ogni imbarazzo e affrontato il dialogo con il reporter che, a caldo, ha voluto ascoltare il man of the match. Il botta e risposta è divenuto virale, di esempio suscitando consensi nei confronti di Sema che non ha voluto rinunciare a quel momento lasciandosi sopraffare dall'ansia di fare una brutta figura per le difficoltà nell'articolare alcune parole.
Anzi, se l'è cavata benissimo al punto da superare emozione e disagio. Ha guardato fisso negli occhi l'interlocutore, ascoltato la domanda, fatto un respiro profondo e iniziato a parlare. Parole, frasi, concetti sono scivolati via fluenti, quasi perfetti. E quel sorriso che aveva stampato sul volto è stata una delle immagini più belle della serata. Non giocava da un po' a causa di un infortunio, è tornato nel migliore dei modi possibili.
"Sono contento dei gol e sono contento anche della vittoria di oggi – ha ammesso Sema -. È stata una notte fantastica, così come è stato bello festeggiare davanti ai nostri tifosi". Prende fiato, ce l'ha fatta. E da casa chi ascolta Sema null'altro può fare che rivolgergli un applauso e un abbraccio.
Tra i commenti degli utenti ce ne sono alcuni molto toccanti che fanno riferimento a esperienze dirette di vita vissuta, di chi aveva paura di parlare e preferiva restare nell'ombra.. "Le persone non si rendono conto di quanto sia stressante avere la balbuzie. La tua mente deve lavorare a una velocità incredibile per scegliere parole per non bloccarti nel discorso. Farlo in una seconda o addirittura terza lingua è semplicemente fantastico".
Molto belle anche le parole di Luis Enrique. L'ex commissario tecnico della nazionale spagnola ha postato un tweet in calce al video ufficiale pubblicato dal Watford con l'intervista al calciatore: "Per me questa è una buona definizione di cosa significhi essere coraggiosi. Gli vanno fatti grandi elogi".