Moise Kean stangato dal giudice sportivo: 2 giornate di squalifica e un’ammenda carissima
Due giornate di squalifica e un'ammenda di diecimila euro per rosso diretto, è il verdetto del Giudice Sportivo che ha così punito Moise Kean. Il calciatore della Juventus era stato espulso dall'arbitro, Maresca, dopo quaranta secondi dall'ingresso in campo per aver commesso un fallo di reazione nei confronti di Gianluca Mancini della Roma nel posticipo di domenica sera allo stadio Olimpico vinto dai giallorossi.
Le motivazioni del Giudice Sportivo sulla squalifica
L'attaccante salterà le prossime partite contro Sampdoria (a Torino) e Inter (a Milano) "per avere, al 45° del secondo tempo, a giuoco fermo – si legge nella nota ufficiale -, colpito con un calcio alla gamba un calciatore della squadra avversaria, senza causare conseguenze".
In arrivo anche una multa da parte della Juve
Non è l'unico provvedimento che graverà sulle spalle del giocatore: lo aveva annunciato il tecnico, Massimiliano Allegri, la cui reazione in campo era stata il prologo della ramanzina che avrebbe fatto pubblicamente chiarendo anche che, per quello scatto di nervi inopportuno e improvvido, sarebbe stato multato dalla società. "Ha sbagliato e ci ha messi in difficoltà", le parole dell'allenatore che avevano il sapore di una sentenza.
Qual è l'importo dell'ammenda dei bianconeri? Le ipotesi sono due: una cifra compresa tra i 20 e i 25 mila euro, che corrisponde a una percentuale sullo stipendio mensile lordo (5%), oppure – nel caso il club volesse infliggergli un castigo esemplare – una somma notevolmente superiore.
Il futuro incerto di Kean in bianconero
Kean è tornato alla Juventus due anni fa, in quell'estate movimentata anche per lo strappo e l'addio di Cristiano Ronaldo che scelse di andare al Manchester United. Tra il 2019 e il 2021 aveva indossato le maglie dell'Everton (a cui la stessa società torinese lo aveva ceduto) e del Paris Sait-Germain, salvo essere riportato in Italia e messo sotto Costò 30 milioni di euro (importo complessivo) per formalizzare il trasferimento in prestito, il riscatto successivo e pagare i bonus concordati.
In questa stagione ha segnato 7 gol in poco più di mille minuti accumulati in 32 presenze tra campionato e coppe. Non è mai riuscito a trovare quella continuità di rendimento (e di testa) tale da ritagliarsi un posto particolare in bianconero. Che resti o meno non dipende solo da lui, perché in questa stagione incerta (e più ancora per il futuro reso nebuloso a causa delle inchieste della giustizia sportiva e ordinaria) in pochi possono dirsi al sicuro.
