Kean racconta cos’è successo alla Juve prima dell’arrivo alla Fiorentina: “Ero precipitato nel buio”
Moise Kean è rinato in questa prima fase del campionato di Serie A. L'attaccante della Fiorentina, dopo il suo approdo dalla Juventus alla Viola, ha messo a segno 15 reti in stagione compreso il gol in Nazionale. Un bottino importante per il giocatore che negli ultimi anni in bianconero di certo non aveva brillato per gol e prestazioni. Kean ha parlato di questo e molto altro nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il centravanti della Fiorentina ha spiegato le ragioni che l'hanno spinto a lasciare la Juventus e il ruolo di Vlahovic in questa decisione.
"A Torino ero precipitato nel buio – spiega – mentre a Firenze sono tornato a rivedere le stelle. Dopo un anno di infortuni ho perso tante belle occasioni, compresa la possibilità di andare a gennaio all’Atletico Madrid ed è stato difficile dal punto di vista mentale. C’è chi cade in depressione, io invece ho reagito. Firenze mi ha fatto rinascere". A consigliargli la Fiorentina è stato uno che il Franchi l'ha vissuto: "Quando è capitata l’opportunità, Vlahovic mi ha incoraggiato. L’ho scelta perché mi assomiglia, è ambiziosa come me".
Kean si è preso subito la fiducia del popolo fiorentino ma anche quella del suo allenatore, Raffaele Palladino, che l'ha sempre voluto: "Mi voleva già al Monza lo scorso gennaio, ma non è stato possibile. È una grande persona, per me più di un allenatore". Ma nella sua carriera Kean ha già avuto diversi allenatori di spessore ma uno su tutto lo ricorda ancora benissimo: "Tuchel al PSG ha chiesto di me dopo l'infortunio di Icardi, ero scioccato all’idea di andare in una squadra con così tanti campioni – spiega -. Al debutto durante l'intervallo venne a incoraggiarmi".
Il racconto di Kean e quell'episodio che lo lega tantissimo a Tuchel
Poi il cambiamento nella seconda partita: "L’ho ripagato con una doppietta. Lui mi ha dato sempre fiducia e mi ha insegnato a amare una grande città come Parigi – racconta ancora -. E tutto in poco tempo perché dopo Natale è arrivato Pochettino". Kean spiega poi come tra Mbappé e Neymar preferisca sempre Cristiano Ronaldo: "Mi ha insegnato a migliorare sui dettagli". E infine un pensiero su quanto accaduto a Bove: "Mi è passata la vita davanti. Edo era vicino a me, mi sono spaventato tantissimo quando è crollato. Per fortuna adesso è passato".