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Kamada non rinnova e lascia la Lazio: il retroscena sulla rottura, cosa è successo tra Fabiani e l’entourage

Kamada cambia idea, salta l’accordo con la Lazio e va via: il retroscena sulla rottura, cosa è successo nel corso della trattativa tra il club biancoceleste e l’entourage del calciatore.
A cura di Vito Lamorte
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Daichi Kamada sembrava vicino al rinnovo ma è saltato tutto. Il calciatore giapponese non ha esercitato l'opzione per il prolungamento e non sarà più un calciatore della Lazio. Allo scoccare della mezzanotte tra il 30 e il 31 maggio è scaduta la clausola sull'accordo trovato l'estate scorsa, secondo la quale l'ex Eintracht avrebbe dovuto dare una risposta al club biancoceleste scegliendo se salutare a parametro zero oppure rimanere sottoscrivendo un nuovo contratto per altri 3 anni (2+1).

Il calciatore nipponico sembrava orientato a restare ma l'intesa non è stata trovata e così è arrivato l'addio dopo meno di dodici mesi. Il direttore Angelo Fabiani, in un retroscena svelato dal Messaggero, era certo dell'accordo: "Abbiamo incontrato l'entourage a Formello e ci è stato detto che eserciterà l'opzione di rinnovo triennale entro il 30 maggio. C'è l'accordo". Cosa è successo dopo?

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Il retroscena su Lotito e il mancato accordo per il rinnovo

Kamada sembrava davvero vicino alla permanenza e le parole spese da Igor Tudor nelle scorse settimane erano più di un attestato di stima per il calciatore: le parti sembravano davvero vicine all'accordo per un rinnovo per altri due anni, più l'opzione per un altro, ma l'intoppo è arrivato a causa della distanza sulla clausola rescissoria da inserire nell'accordo. Troppo alta la cifra proposta del club, troppo bassa quella voluta da Kamada.

Per la Lazio la cifra giusta doveva essere vicina ai 20 milioni mentre per l'entourage del calciatore non si doveva andare oltre i 6 e i 7 milioni e doveva essere attiva già a partire da questa estate. Questo l'ostacolo che ha rimesso tutto in discussione e che ha portato alla rottura.

Dopo la trattativa il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha commentato così ai canali ufficiali del club biancoceleste: "Sono i tesserati che devono stare al servizio della Lazio e non il contrario. L'anno scorso puntammo su Kamada perché Luis Alberto voleva andar via. Il calciatore e il suo entourage ci chiesero un anno di contratto con opzione per altre tre stagioni e una clausola unilaterale a loro favore, li abbiamo accontentati e non ci è costato poco tra stipendio e commissioni. Ieri scadeva questa clausola e ci siamo trovati una cosa inaspettata, infatti con grande scortesia ci hanno chiesto lo stesso tipo di contratto dell'anno scorso. Non mi faccio ricattare da nessuno, ho detto che non mi interessava neanche discutere di questa estorsione. Se avessi accettato ancora questa situazione, lui sarebbe andato via tra un anno senza la possibilità di cederlo: una condizione inaccettabile, irricevibile. Questi signori, procuratori e calciatori, devono capire che chi viene qui deve amare la Lazio e il nostro progetto. Tutti sono utili, nessuno indispensabile. Qualche imbecille ha detto che non ho esperienza in Serie A, si informi meglio. Prima di parlare, questi tromboni dovrebbero informarsi sulla storia delle persone". 

Kamada tra Premier League e Turchia

Kamada avrebbe già due pretendenti molto forti: la prima arriva dalla Premier League ed è il Crystal Palace ma nelle ultime ore si è aggiunta anche la pista turca che porta al Galatasaray, un club che da 3-4 anni corteggia il centrocampista giapponese. La squadra inglese sembra in vantaggio perché in panchina c'è Oliver Glasner, ex tecnico dell’Eintracht che lo sta corteggiando da settimane e lo aspetta a braccia aperte.

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